Corteo No G7: i militanti dei centri sociali sbarcano a Catania
Oltre tremila manifestanti previsti alla manifestazione di protesta
Sono sbarcati a Catania, come previsto, i manifestanti del Centro sociale 'Insurgencia' di Napoli, ai quali si uniranno delegazioni di Marche e Veneto oltre ad associazioni locali. La loro destinazione finale è Giardini Naxos. Ad un giornalista che ha chiesto loro se proveranno a forzare la zona rossa creata a Taormina a protezione del vertice G7, un portavoce di 'Insurgencia' ha risposto: "Chiedetelo alle forze dell'ordine. È chiaro che non accetteremo nessun tipo di limitazione del diritto al dissenso e di parola, che proveremo a garantire in maniera determinata".
L'Associazione Consumatori ConsItalia protesta per le misure "restrittive" che attendono i manifestanti del corteo "No G7" in programma a Giardini Naxos, dove tutte le attività commerciali rimarranno chiuse e c'è apprensione per le possibili infiltrazioni di facinorosi nella sfilata. "Per quanto di nostra competenza - spiegano i responsabili di Consitalia - sosteniamo il diritto dei manifestanti ad un'accoglienza civile e rispettosa della millenaria tradizione di ospitalità che contraddistingue il popolo siciliano, per altro ben rappresentato nella pubblica manifestazione anche da numerosi intellettuali e attivisti dell'indipendentismo siciliano con cui condividiamo temi importanti del nostro impegno sociale e civile".
Gianmarco Catalano della rete No G7, tra gli organizzatori della manifestazione, spiega come verrà attuata la protesta. Il corteo dovrebbe partire dal parcheggio Saluzzo, tra l'autostrada per Catania e la statale che porta a Taormina dove sono riuniti i capi di stato e di governo delle Sette Grandi. "Oggi assistiamo al fatto che le persone non sono libere di muoversi e il Mediterraneo è un muro liquido, una frontiera che porta alla morte di migliaia di persone. Per questo sfileremo per le strade per riappropriarci degli spazi occupati militarmente". Quanto alla possibilità che ci possano essere violenze, Catalano spiega: "Chiedere se ci saranno violenze è come domandarsi come finirà una partita prima del fischio d'inizio. Per mesi la narrazione mainstream ha parlato di no global e black block spostando l'attenzione alla parte più vuota della contestazione".
L'Associazione Consumatori ConsItalia protesta per le misure "restrittive" che attendono i manifestanti del corteo "No G7" in programma a Giardini Naxos, dove tutte le attività commerciali rimarranno chiuse e c'è apprensione per le possibili infiltrazioni di facinorosi nella sfilata. "Per quanto di nostra competenza - spiegano i responsabili di Consitalia - sosteniamo il diritto dei manifestanti ad un'accoglienza civile e rispettosa della millenaria tradizione di ospitalità che contraddistingue il popolo siciliano, per altro ben rappresentato nella pubblica manifestazione anche da numerosi intellettuali e attivisti dell'indipendentismo siciliano con cui condividiamo temi importanti del nostro impegno sociale e civile".
Gianmarco Catalano della rete No G7, tra gli organizzatori della manifestazione, spiega come verrà attuata la protesta. Il corteo dovrebbe partire dal parcheggio Saluzzo, tra l'autostrada per Catania e la statale che porta a Taormina dove sono riuniti i capi di stato e di governo delle Sette Grandi. "Oggi assistiamo al fatto che le persone non sono libere di muoversi e il Mediterraneo è un muro liquido, una frontiera che porta alla morte di migliaia di persone. Per questo sfileremo per le strade per riappropriarci degli spazi occupati militarmente". Quanto alla possibilità che ci possano essere violenze, Catalano spiega: "Chiedere se ci saranno violenze è come domandarsi come finirà una partita prima del fischio d'inizio. Per mesi la narrazione mainstream ha parlato di no global e black block spostando l'attenzione alla parte più vuota della contestazione".