Così rinasce la foresta devastata dalla tempesta Vaia nel 2018 in Val di Fiemme
Piantati 500 abeti e larici in Val di Fiemme, una delle zone colpite dalla spaventosa tempesta Vaia del 2018. L’obiettivo è la ripiantumazione di 7 mila alberi. Il progetto della start up VAIA in collaborazione con Etifor e "Magnifica Comunità di Fiemme".
Si è conclusa con successo la prima ripiantumazione di 500 abeti e larici in Val di Fiemme. La startup VAIA, Etifor e la "Magnifica Comunità di Fiemme" si sono unite per far rinascere e ristabilire l’equilibrio ambientale nelle foreste delle Dolomiti, devastate dalla spaventosa tempesta Vaia del 2018. Adesso l’obiettivo della start-up, fondata dal trentino Federico Stefani, dal veneto Paolo Milan e dal siciliano Giuseppe Addamo è la messa a dimora di 7 mila alberi, tanti quanti sono i Vaia Cube venduti al momento.
La prima fase del progetto prevede la pulizia del bosco, l’impianto dei giovani alberi e/o assistenza alla ricrescita naturale delle piantine rispettando il piano di gestione forestale regionale; la manutenzione del bosco e il miglioramento delle infrastrutture danneggiate (sentieri, aree sosta, etc.), la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) della foresta e l'identificazione GPS delle aree di progetto.
Con Etifor sarà garantito il rispetto degli standard FSC, la buona gestione della foresta e la quantificazione degli impatti positivi per la cattura e conservazione della CO2 e degli effetti positivi nella lotta contro il cambiamento climatico.
Tutto questo è stato possible grazie alla missione della start-up dei tre giovani imprenditori under 30 (inseriti nella prestigiosa classifica dei “100 giovani leader del futuro” stilata da Forbes Italia per il 2020 nel settore “impresa sociale”): restituire quanto tolto alla natura valorizzando una preziosa materia prima dando vita all’amplificatore passivo Vaia Cube, una cassa per smartphone realizzata dal legno degli alberi abbattuti dalla tempesta dai designer Alice Tonelli, Gabriele Motter e Giorgio Leonardelli.
Il progetto nasce dalla volontà di "trovare una soluzione concreta alla problematica di tutti questi alberi abbattuti e ormai inutilizzabili per le grandi strutture," spiega Federico Stefani, co-founder di Vaia, "Da qui l’idea di usare quel legno, considerato ormai inutilizzabile, per creare un oggetto di design, il VAIA CUBE, che potesse anche lanciare un messaggio forte e allo stesso tempo sostenere la ripresa del territorio."