Pandemia e abitudini: come sono cambiati i consumi online
Cosa ci dicono i recenti cambiamenti comportamentali online sui consumatori di domani? Si tornerà alla vita di prima o ci sarà una 'nuova normalità'?
Bastano, in media, 66 giorni per cambiare abitudini, secondo una ricerca del British Journal of General Practice. La pandemia dura ormai da più di 66 giorni nella maggior parte dei Paesi, siamo passati dalla prima alla seconda fase e i governi europei hanno iniziato a revocare le restrizioni del lockdown. Quali i cambiamenti, cosa resterà? La società di analytics Comscore ha individuato le variazioni nelle abitudini degli utenti online in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito dall'inizio della pandemia.
Si evidenziano tre fasi distinte
Dall'inizio di gennaio all'inizio di marzo 2020 c'è stato il boom delle news: tra tutte le categorie, "News/Informazioni" ha visto aumentare notevolmente i livelli di attività da gennaio poi ancora significativamente alla fine di febbraio 2020, quando è diventato chiaro che il Coronavirus si stava diffondendo in tutte le nazioni. È aumentato di nuovo verso la metà di marzo 2020, quando i Paesi hanno iniziato a introdurre blocchi nazionali e da allora resta elevato.
Da metà marzo a inizio maggio 2020, c'è stata una sorta di ritorno al privato: i consumatori in lockdown si sono trovati a dover riprogettare sia le loro routine quotidiane sia i piani a lungo termine. Per alcuni, è stato il momento per migliorare la propria casa. Per altri, il gioco online è stato uno strumento di conforto. Per i genitori, la sfida era quella di garantire un'istruzione e un intrattenimento continui ai loro figli. Per tutti, i social media e le app di messaggistica sono diventati un canale fondamentale per tenersi in contatto.
Dall'inizio di maggio 2020, settori come Viaggi & Turismo, Automotive e Real Estate cominciano a riacquistare l'interesse dei consumatori. In particolare le visite a siti "Automotive" e "Real Estate" durante le prime due settimane di maggio 2020 sono in qualche modo nuovamente aumentate dopo il calo da marzo 2020 e, in alcuni casi, sono addirittura al di sopra dei livelli pre-pandemici. Per la categoria "Viaggi", tuttavia, l'attività rimane moderata.
Saranno, questi, cambiamenti d'abitudine duraturi? Secondo l'analisi Comscore, è improbabile che scompaiano tutte le abitudini dei consumatori acquisite durante questi due mesi, soprattutto perché la "nuova normalità" imporrà cambiamenti nel tempo.
Chi ha scoperto la spesa online potrebbe continuare a farlo anche in futuro ma altre abitudini come le vacanze sono senza dubbio mancate e il recente capovolgimento delle tendenze in settori come quello automobilistico e immobiliare starebbe a indicare che i consumatori non hanno del tutto accantonato i loro piani per tornare alla vita di prima della pandemia.
Si evidenziano tre fasi distinte
Dall'inizio di gennaio all'inizio di marzo 2020 c'è stato il boom delle news: tra tutte le categorie, "News/Informazioni" ha visto aumentare notevolmente i livelli di attività da gennaio poi ancora significativamente alla fine di febbraio 2020, quando è diventato chiaro che il Coronavirus si stava diffondendo in tutte le nazioni. È aumentato di nuovo verso la metà di marzo 2020, quando i Paesi hanno iniziato a introdurre blocchi nazionali e da allora resta elevato.
Da metà marzo a inizio maggio 2020, c'è stata una sorta di ritorno al privato: i consumatori in lockdown si sono trovati a dover riprogettare sia le loro routine quotidiane sia i piani a lungo termine. Per alcuni, è stato il momento per migliorare la propria casa. Per altri, il gioco online è stato uno strumento di conforto. Per i genitori, la sfida era quella di garantire un'istruzione e un intrattenimento continui ai loro figli. Per tutti, i social media e le app di messaggistica sono diventati un canale fondamentale per tenersi in contatto.
Dall'inizio di maggio 2020, settori come Viaggi & Turismo, Automotive e Real Estate cominciano a riacquistare l'interesse dei consumatori. In particolare le visite a siti "Automotive" e "Real Estate" durante le prime due settimane di maggio 2020 sono in qualche modo nuovamente aumentate dopo il calo da marzo 2020 e, in alcuni casi, sono addirittura al di sopra dei livelli pre-pandemici. Per la categoria "Viaggi", tuttavia, l'attività rimane moderata.
Saranno, questi, cambiamenti d'abitudine duraturi? Secondo l'analisi Comscore, è improbabile che scompaiano tutte le abitudini dei consumatori acquisite durante questi due mesi, soprattutto perché la "nuova normalità" imporrà cambiamenti nel tempo.
Chi ha scoperto la spesa online potrebbe continuare a farlo anche in futuro ma altre abitudini come le vacanze sono senza dubbio mancate e il recente capovolgimento delle tendenze in settori come quello automobilistico e immobiliare starebbe a indicare che i consumatori non hanno del tutto accantonato i loro piani per tornare alla vita di prima della pandemia.