Crac Deiulemar. All'asta il presepe da 1,7 mln di euro, la Natività è dell'autore del Cristo Velato
È stato confiscato alla famiglia di armatori Lembo, proprietari della Deiulemar, la società di navigazione di Torre del Greco fallita nel 2012
È stato messo all'asta il presepe confiscato alla famiglia di armatori Lembo, proprietari della Deiulemar, la società di navigazione di Torre del Greco (Napoli) che con il suo fallimento nel 2012 ha messo in ginocchio 11mila risparmiatori. Il valore stimato è di 1,7 milioni di euro. Tra i pezzi di maggior pregio c'è una natività realizzata da Giuseppe Sanmartino, lo scultore autore del Cristo velato.
La notizia dell'asta del presepe da record è stata pubblicata dal quotidiano Metropolis. Compongono il prezioso presepe anche opere d'arte del XIV secolo: i singoli pezzi hanno un valore che varia dai 6mila ai 30mila euro.
"In otto anni - ricorda all'ANSA l'avvocato Augusta Palomba componente del comitato creditori e che rappresenta oltre 2mila creditori coinvolti nel crac Deiulemar - siamo riusciti a recuperare il 7% dei 700 milioni di euro dovuti agli obbligazionisti ma tengo a sottolineare che il risultato indicato è solo provvisorio. Attendiamo infatti l'esito del giudizio per cui il Fallimento Società di Fatto ha già ottenuto ed eseguito nei confronti di un istituto di credito maltese un sequestro conservativo per 363 milioni di euro".
La notizia dell'asta del presepe da record è stata pubblicata dal quotidiano Metropolis. Compongono il prezioso presepe anche opere d'arte del XIV secolo: i singoli pezzi hanno un valore che varia dai 6mila ai 30mila euro.
"In otto anni - ricorda all'ANSA l'avvocato Augusta Palomba componente del comitato creditori e che rappresenta oltre 2mila creditori coinvolti nel crac Deiulemar - siamo riusciti a recuperare il 7% dei 700 milioni di euro dovuti agli obbligazionisti ma tengo a sottolineare che il risultato indicato è solo provvisorio. Attendiamo infatti l'esito del giudizio per cui il Fallimento Società di Fatto ha già ottenuto ed eseguito nei confronti di un istituto di credito maltese un sequestro conservativo per 363 milioni di euro".