Cremona, presto operativo il primo ospedale da campo donato da ONG americana
A regime la struttura, composta da 15 tende, avrà 60 posti letto, di cui 8 in terapia intensiva e 60 operatori fra medici di primo e secondo livello e sanitari
Sarà operativo a Cremona, probabilmente, da venerdì 20 marzo il primo ospedale da campo per l'emergenza Coronavirus. È quello in allestimento nel parcheggio dell'ospedale della città lombarda, una delle zone più critiche per il contagio ed è stato donato dalla ONG americana Samaritan's Purse. A regime la struttura, composta da 15 tende, avrà 60 posti letto, di cui 8 in terapia intensiva e 60 operatori fra medici di primo e secondo livello e sanitari. Saranno da subito operativi i primi posti letto per accogliere i pazienti Covid19.
Kelly Suther, direttore sanitario della struttura messa a disposizione da Samaritan''s Purse, ha spiegato: "Stiamo lavorando affinché venerdì possa essere pronto ma abbiamo ancora qualche questione da definire. Se tutto va come sta andando al massimo sabato saremo pronti". Il direttore ha poi aggiunto che parte del personale è già arrivato a Cremona "con farmaci e attrezzature (respiratori,ossigeno, rx e un laboratorio di supporto), mentre il resto arriverà nel weekend con un volo proveniente dagli Stati Uniti". L'attività della Samaritan's Purse sarà svolta in coordinamento con l'ospedale di Cremona con cui ci sarà "la condivisione delle cartelle cliniche dei pazienti" e che invierà al team di medici e infermieri statunitensi i malati positivi al Covid-19 dopo aver effettuato il triage. In più sempre l'ospedale di Cremona interverrà con l'eventuale fornitura di quei farmaci che quello da campo non avrà a disposizione anche perché non in commercio sul mercato americano.
Molti dei dottori esperti e del personale dell'organizzazione umanitaria cristiana evangelica "sono già stati in situazioni di emergenza in giro per il mondo" come è accaduto per l'ebola in Congo. Situazione questa che ha portato a creare un protocollo di sicurezza ben preciso da applicare a pazienti e personale medico-sanitario. Kelly Suter ha precisato che la Ong ha scelto l'Italia "perché è una delle nazioni più duramente colpite dal Coronavirus e che il Ministero della sanità ha deciso che era necessario aiutare Cremona in quanto è una delle zone più colpite. Voglio aggiungere che è un onore e un privilegio per noi servire i nostri fratelli e sorelle italiani. Siamo sorpresi della vostra ospitalità. Italiani voi siete incredibili".
Kelly Suther, direttore sanitario della struttura messa a disposizione da Samaritan''s Purse, ha spiegato: "Stiamo lavorando affinché venerdì possa essere pronto ma abbiamo ancora qualche questione da definire. Se tutto va come sta andando al massimo sabato saremo pronti". Il direttore ha poi aggiunto che parte del personale è già arrivato a Cremona "con farmaci e attrezzature (respiratori,ossigeno, rx e un laboratorio di supporto), mentre il resto arriverà nel weekend con un volo proveniente dagli Stati Uniti". L'attività della Samaritan's Purse sarà svolta in coordinamento con l'ospedale di Cremona con cui ci sarà "la condivisione delle cartelle cliniche dei pazienti" e che invierà al team di medici e infermieri statunitensi i malati positivi al Covid-19 dopo aver effettuato il triage. In più sempre l'ospedale di Cremona interverrà con l'eventuale fornitura di quei farmaci che quello da campo non avrà a disposizione anche perché non in commercio sul mercato americano.
Molti dei dottori esperti e del personale dell'organizzazione umanitaria cristiana evangelica "sono già stati in situazioni di emergenza in giro per il mondo" come è accaduto per l'ebola in Congo. Situazione questa che ha portato a creare un protocollo di sicurezza ben preciso da applicare a pazienti e personale medico-sanitario. Kelly Suter ha precisato che la Ong ha scelto l'Italia "perché è una delle nazioni più duramente colpite dal Coronavirus e che il Ministero della sanità ha deciso che era necessario aiutare Cremona in quanto è una delle zone più colpite. Voglio aggiungere che è un onore e un privilegio per noi servire i nostri fratelli e sorelle italiani. Siamo sorpresi della vostra ospitalità. Italiani voi siete incredibili".