Crollo Ponte Morandi. Un video inedito mostra il cedimento della pila 9
Le immagini sono state riprese da una telecamera di sicurezza dell'azienda "Ferrometal" e poste sotto sequestro nei giorni immediatamente successivi al crollo
E' stato diffuso questa mattina dalla Guardia di Finanza il video inedito, finora secretato, del crollo della pila 9 di Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone.
Le immagini sono state riprese da una telecamera di sicurezza dell'azienda "Ferrometal" e poste sotto sequestro nei giorni immediatamente successivi al crollo, nell'ambito delle indagini affidate al I° Gruppo della Guardia di Finanza di Genova.
Nel video si nota, secondo gli inquirenti, il "cedimento dello strallo sulla pila", in particolare quello a sud ovest. La rottura, sempre secondo gli inquirenti sarebbe stata "determinata dalla corrosione dei cavi interni". A quel punto l'intera struttura (impalcato, piloni e i tiranti) si sarebbe girata su se stessa piegandosi sulle "ginocchia".
Secondo gli investigatori questo video sarebbe la prova regina che dimostra quale parte della struttura abbia ceduto, determinandone il collasso.
Secondo i consulenti tecnici della società Autostrade il video inedito "non chiarisce le cause del crollo". Lo afferma la stessa Aspi, sottolineando che "il video, che peraltro non inquadra tutti i componenti essenziali del ponte, mostra la cinematica del crollo che potrà essere una delle basi per la ricerca della verità, che fin da subito abbiamo richiesto e perseguito, esplorando tutte le ipotesi". "I consulenti tecnici della società - si aggiunge - continueranno a collaborare per accertare le cause dell'accaduto".
Ad oggi, sulla base del video e dei parziali risultati del primo incidente probatorio non è possibile - ad opinione degli esperti di Autostrade per l'Italia - affermare che il crollo sia stato determinato dal cedimento dell'attacco degli stralli".
Le immagini sono state riprese da una telecamera di sicurezza dell'azienda "Ferrometal" e poste sotto sequestro nei giorni immediatamente successivi al crollo, nell'ambito delle indagini affidate al I° Gruppo della Guardia di Finanza di Genova.
Nel video si nota, secondo gli inquirenti, il "cedimento dello strallo sulla pila", in particolare quello a sud ovest. La rottura, sempre secondo gli inquirenti sarebbe stata "determinata dalla corrosione dei cavi interni". A quel punto l'intera struttura (impalcato, piloni e i tiranti) si sarebbe girata su se stessa piegandosi sulle "ginocchia".
Secondo gli investigatori questo video sarebbe la prova regina che dimostra quale parte della struttura abbia ceduto, determinandone il collasso.
Secondo i consulenti tecnici della società Autostrade il video inedito "non chiarisce le cause del crollo". Lo afferma la stessa Aspi, sottolineando che "il video, che peraltro non inquadra tutti i componenti essenziali del ponte, mostra la cinematica del crollo che potrà essere una delle basi per la ricerca della verità, che fin da subito abbiamo richiesto e perseguito, esplorando tutte le ipotesi". "I consulenti tecnici della società - si aggiunge - continueranno a collaborare per accertare le cause dell'accaduto".
Ad oggi, sulla base del video e dei parziali risultati del primo incidente probatorio non è possibile - ad opinione degli esperti di Autostrade per l'Italia - affermare che il crollo sia stato determinato dal cedimento dell'attacco degli stralli".