Dall'incomunicabilità alle risate: in una mostra l'arte di Monica Vitti, attrice e autrice
Al Teatro dei Dioscuri al Quirinale a Roma fino al 10 giugno la mostra La dolce Vitti, racconta una delle interpreti simbolo del nostro cinema
Monica Vitti, 86 anni, ammalata da tempo, si è ritirata dalle scene dall'inizio degli anni '90 ed è apparsa in pubblico per l'ultima volta nel marzo del 2002. Curata da Nevio De Pascalis, Marco Dionisi e Stefano Stefanutto Rosa, ideata e organizzata da Istituto Luce Cinecittà, una mostra multimediale ci restituisce l'immagine di un'attrice che ha sempre cercato di esprimere se stessa sullo schermo. Il racconto è cronologico: gli anni dell'Accademia, poi il teatro e il doppiaggio dove viene scoperta da Michelangelo Antonioni, che la dirigerà nella tetralogia dell'incomunicabilità (L'avventura, La notte, L'eclisse, Deserto rosso) e nello sperimentale Mistero di Oberwald televisivo. Si prosegue con la svolta della commedia che ha come simbolo La ragazza con la pistola di Mario Monicelli. Senza dimenticare le prove da autrice e regista con gli altri due grandi amori della sua vita, Carlo Di Palma, e il marito, sempre accanto a lei anche in questi ultimi anni segnati dalla malattia, Roberto Russo, che ha visitato la mostra nell'abituale riserbo. Il servizio di Francesco Gatti