Dal Presepe a domicilio alla Befana virtuale. La tradizione continua sul web
Laboratori, rappresentazioni, mostre on line per far vivere l'esperienza dell'Epifania
Sono state molte le iniziative per far vivere l'esperienza del Natale e dell'Epifania nell'anno segnato dalla pandemia di coronavirus che limita gli spostamenti rischiando di far perdere importanti tradizioni come quella del Presepe. Tra queste si distingue l'idea di Ezio Esposito che ha deciso di portare la sua "Natività" agli appassionati impossibilitati ad ammirarla de visu spedendo direttamente le fotografie.
Esposito è un ingegnere napoletano di 75 anni, oggi in pensione. Impegnato da sempre in organizzazioni di volontariato e di cittadinanza attiva, è anche un cultore del lavoro creativo manuale. Organizza laboratori per grandi e bambini finalizzati alla creazione di pastori del presepe e in preparazione del Carnevale Sociale di Montesanto in Napoli e collabora con laboratori di pittura collettiva rivolti prioritariamente a ragazzi portatori della sindrome autistica.
Ogni anno allestisce nella sua casa un presepe visitato da centinaia di persone. Ne fanno parte più di 150 pastori da lui realizzati. La tradizione va avanti dal 1990 e ogni anno si aggiungono al set nuovi personaggi con significati simbolici come Adamo ed Eva nell’Eden, il Dio Pan, Crishna, il totem Indiano, la Pacha Mama rappresentazione della Madre terra per gli indios dell’Amazzonia e un Monumento al Dio Sconosciuto tratto dagli Atti degli Apostoli per significare che la ricerca religiosa nel tempo degli esseri umani non si deve mai fermare alle certezze presunte acquisite. Nel presepe è presente anche un monaco Buddista, la pagoda con il Budda d’oro e la moschea. Inoltre gli angeli portano i colori della pace, la bandiera della pace svetta più alta tra le bandiere di Israele e della Palestina a simboleggiare un speranza utopica di pace universale. Tra le new entry di quest’anno: Re Covid XIX detto Pandemonio inseguito e affrontato da Pulcinella, il Munaciello e Amabie venuta apposta dal Giappone.
Anche Assisi quest'anno ha scelto di "portare" il presepe per le strade e lo ha fatto illuminando gli edifici simbolo della città come la Basilica di san Francesco, Basilica di anta Chiara, Rocca Maggiore, Rocca Minore, Monte Frumentario, Torre Civica della piazza del Comune e Cattedrale di San Rufino. Sull'intera facciata della Basilica Superiore di san Francesco è stata proiettata l'immagine simbolo: la Natività di Gesù, a rinnovare il profondo legame tra il Santo di Assisi e il Presepe. Fu lui a realizzare nel 1223 la prima rappresentazione della Nascita.
Non si è arreso neanche il "presepe vivente di San Martino", Asti, che si è spostato online. La chiesa è stata trasformata in un set cinematografico ed è stato realizzato un cortometraggio nel rispetto delle norme anti Covid, poi postato su YouTube e sui social.
Tante le iniziative, dedicate anche alla Befana che, a Roma, orfana di piazza Navona, si è trasferita online con giochi e percorsi didattici, musica e visite ai musei. Sempre sul web, si può andare nella dimora ufficiale della Befana a Urbania, cittadina tra le verdeggianti colline del Montefeltro in fondo alla valle del Metauro, nelle Marche. Anche se solo online si possono visitare i luoghi della strega più famosa del mondo e ammirare dal web le oltre 4mila calze appese per le vie del centro storico, partecipare ai giochi e assistere a divertenti spettacoli itineranti.
Esposito è un ingegnere napoletano di 75 anni, oggi in pensione. Impegnato da sempre in organizzazioni di volontariato e di cittadinanza attiva, è anche un cultore del lavoro creativo manuale. Organizza laboratori per grandi e bambini finalizzati alla creazione di pastori del presepe e in preparazione del Carnevale Sociale di Montesanto in Napoli e collabora con laboratori di pittura collettiva rivolti prioritariamente a ragazzi portatori della sindrome autistica.
Ogni anno allestisce nella sua casa un presepe visitato da centinaia di persone. Ne fanno parte più di 150 pastori da lui realizzati. La tradizione va avanti dal 1990 e ogni anno si aggiungono al set nuovi personaggi con significati simbolici come Adamo ed Eva nell’Eden, il Dio Pan, Crishna, il totem Indiano, la Pacha Mama rappresentazione della Madre terra per gli indios dell’Amazzonia e un Monumento al Dio Sconosciuto tratto dagli Atti degli Apostoli per significare che la ricerca religiosa nel tempo degli esseri umani non si deve mai fermare alle certezze presunte acquisite. Nel presepe è presente anche un monaco Buddista, la pagoda con il Budda d’oro e la moschea. Inoltre gli angeli portano i colori della pace, la bandiera della pace svetta più alta tra le bandiere di Israele e della Palestina a simboleggiare un speranza utopica di pace universale. Tra le new entry di quest’anno: Re Covid XIX detto Pandemonio inseguito e affrontato da Pulcinella, il Munaciello e Amabie venuta apposta dal Giappone.
Anche Assisi quest'anno ha scelto di "portare" il presepe per le strade e lo ha fatto illuminando gli edifici simbolo della città come la Basilica di san Francesco, Basilica di anta Chiara, Rocca Maggiore, Rocca Minore, Monte Frumentario, Torre Civica della piazza del Comune e Cattedrale di San Rufino. Sull'intera facciata della Basilica Superiore di san Francesco è stata proiettata l'immagine simbolo: la Natività di Gesù, a rinnovare il profondo legame tra il Santo di Assisi e il Presepe. Fu lui a realizzare nel 1223 la prima rappresentazione della Nascita.
Non si è arreso neanche il "presepe vivente di San Martino", Asti, che si è spostato online. La chiesa è stata trasformata in un set cinematografico ed è stato realizzato un cortometraggio nel rispetto delle norme anti Covid, poi postato su YouTube e sui social.
Tante le iniziative, dedicate anche alla Befana che, a Roma, orfana di piazza Navona, si è trasferita online con giochi e percorsi didattici, musica e visite ai musei. Sempre sul web, si può andare nella dimora ufficiale della Befana a Urbania, cittadina tra le verdeggianti colline del Montefeltro in fondo alla valle del Metauro, nelle Marche. Anche se solo online si possono visitare i luoghi della strega più famosa del mondo e ammirare dal web le oltre 4mila calze appese per le vie del centro storico, partecipare ai giochi e assistere a divertenti spettacoli itineranti.