Depressione sull'erba, la confessione di Bernard Tomić in conferenza stampa fa scandalo
Che noia Wimbledon
Era dal 1938 che l'Australia non pativa una umiliazione simile sull'erba dell'All England Club. Con la prematura uscita di Bernard Tomić sconfitto al secondo turno con un lineare 6-4 6-3 6-4 dal tedesco Mischa Zverev, di Thanasi Kokkinakis e Jordan Thompson la patria di Rod Laver è fuori dal tabellone maschile e se non fosse stato per Arina Rodionova, russa naturalizzata, il disastro sarebbe stato completo.
Ma oggi è la "performance" di Tomic in conferenza stampa a catturare l'attenzione dei media:
"I felt bored."
— BBC Sport (@BBCSport) 4 luglio 2017
This turns a little bit awkward from Bernard Tomic... #wimbledon pic.twitter.com/7Mn2XEOdZd
"Questo, tra i tornei più importanti, è uno di quelli che ho sempre fatto bene nella mia carriera, e oggi, beh, oggi non riuscivo a trovare niente, sai com'è, non c'ero fisicamente e mentalmente, non ero mentalmente in grado di giocare, e non so perché" ha ammesso il 24enne giocatore di origine croata numero 59 del ranking ATP, lasciando tutti di stucco e ha aggiunto: "A essere sincero mi sentivo un po' annoiato là sul campo."
Questa confessione ha provocato immediatamente la reazione di una giornalista che ha chiesto a Tomić se non avesse pensato di restituire il premio in denaro che spetta al giocatore che esce dal torneo al primo turno. La risposta stizzita del tennista australiano è stata pronta: "Beh, se chiede a Federer di restituire 500 milioni di dollari - glielo chiederebbe - lo farebbe o no? Lavoriamo tutti per i soldi. Quando avrò 34 anni, forse potrò fare una donazione, ma se lo chiede a Roger e lui lo fa, allora lo farò anche io."
Infine, alla domanda se si fosse mai sentito altre volte così Tomić, professionista dal 2008, vincitore di tre tornei ATP in carriera (sul cemento di Bogotà due volte e di Sydney) e per anni considerato la migliore speranza del tennis australiano, ha risposto in modo sarcastico: "Mi sono sentito così molte volte durante la mia carriera e sono sicuro che voi ragazzi lo sapete..."