Di Maio: "Chiediamo alle parti che si stanno combattendo di avere a cuore destino del popolo libico"
Il ministro degli Esteri a Berlino
"Con il consenso di tutte le parti si devono considerare tutte le forme politiche per rafforzare le istituzioni libiche, i protagonisti di questo conflitto e di questa escalation devono avere a cuore il bene del popolo libico". Lo ah detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Berlino dicendosi convinto che "la conferenza avrà un esito positivo". La conferenza di Berlino è "un importantissimo punto di partenza", ha sottolineato.
Un cambio a vertici del governo libico? "Con il consenso di tutte le parti si devono considerare tutte le forme politiche da mettere in atto per rafforzare le istituzioni libiche. I protagonisti di questa escalation devono avere a cuore il destino del popolo libico".
"Vari Paesi dell'Ue sono pronti a mettere in atto una missione di monitoraggio per far rispettare l'embargo. In Libia non devono entrare più armi. Nell'ambito dell'ombrello Onu e con precise regole sul cessate il fuoco e sullo stop alla vendita delle armi, penso che l'Italia possa far parte di una missione di interposizione".
"Con la Conferenza di Berlino la diplomazia è di nuovo al centro, la conferenza rimette al centro la soluzione politica. Quando si dialoga attorno a un tavolo i Paesi Ue avanzano, quando c'è una guerra arretrano".
"Il blocco delle esportazioni di petrolio indebolisce la Libia e il popolo libico, una delle poche entrare che ha la Libia per sostenere i suoi cittadini".
Un cambio a vertici del governo libico? "Con il consenso di tutte le parti si devono considerare tutte le forme politiche da mettere in atto per rafforzare le istituzioni libiche. I protagonisti di questa escalation devono avere a cuore il destino del popolo libico".
"Vari Paesi dell'Ue sono pronti a mettere in atto una missione di monitoraggio per far rispettare l'embargo. In Libia non devono entrare più armi. Nell'ambito dell'ombrello Onu e con precise regole sul cessate il fuoco e sullo stop alla vendita delle armi, penso che l'Italia possa far parte di una missione di interposizione".
"Con la Conferenza di Berlino la diplomazia è di nuovo al centro, la conferenza rimette al centro la soluzione politica. Quando si dialoga attorno a un tavolo i Paesi Ue avanzano, quando c'è una guerra arretrano".
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