Dimesso ultimo paziente da ospedale Fiera, Milano: stand-by opera da 221 letti di terapia intensiva
L'ospedale in Fiera a Milano, la struttura candidata a diventare il reparto di terapia intensiva più grande d'Italia e forse d'Europa, è stato realizzato con una raccolta fondi di oltre 20 milioni di euro
Anche l'ultimo paziente è stato dimesso. L'ospedale in Fiera a Milano, realizzato in tempi record grazie al contributo volontario di Guido Bertolaso, uscito dalle pubbliche scene dopo aver contratto il Covid-19, è ora in stand-by. Lodata e contestata, l'opera da 221 letti di terapia intensiva è tornata al centro della scena politica lombarda con l'interrogazione del capogruppo Pd, Fabio Pizzul, alla quale l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha risposto spiegando che "nel processo di incremento delle terapie intensive i due ospedali in Fiera, quello di Milano e quello di Bergamo, hanno un ruolo specifico e determinato".
Finora sono stati spesi 17.257 milioni di euro: "7.910 milioni di euro per opere civili, 4.540 per impianti elettrici, 3,183 per impianti termomeccanici e antincendio, 1.230 per gas medicali e 393.342 mila euro per progettazione preliminare e assistenza direzione lavori", è l'elenco presentato dall'assessore Gallera nel corso di un question time al Pirellone. "L'ospedale da 221 letti di terapia intensiva in atmosfera controllata negativa e filtri assoluti, si sviluppa su circa 24.000 mq e dispone di 2 sale TAC, 2 sale RX, 2 sale per piccoli interventi chirurgici, 6 spogliatoi personali con 33 docce e wc", ha continuato l'assessore.
Tra i donatori, si tratta di fondi privati, ci sono i 10 milioni di Silvio Berlusconi, 5 mila cittadini, la Fondazione per l'Infanzia Ronald Mc Donald e il Fondo Nexi Insieme.
Nella conferenza stampa di inaugurazione, correva il 31 marzo 2020, alla domanda "terminata l'emergenza l'ospedale sarà smontato?", il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, rispose così: "Dai colloqui che ho avuto con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e con il premier, Giuseppe Conte, ci può essere la possibilità di lasciare definitivamente questo hub della rianimazione per il Nord Italia, in previsione che eventi del genere si possano ripetere. L'esecutivo ha detto di volerlo fare anche al Centro e al Sud".
Dal plauso di Bertolaso a quello di Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano, l'ospedale Fiera a Milano è parte del rilancio del piano di ristrutturazione della sanità lombarda. "Entro il 17 giugno presenteremo a Roma un piano di sviluppo dei posti letto di intensiva e sub intensiva secondo il decreto ministeriale del 19 maggio che ci impone di implementate i posti da 861 a 1466" più "704 di sub intensiva di cui almeno la metà trasformabili subito in terapia intensiva", ha sottolineato Gallera.
E se le forze politiche accusano l'amministrazione di "spreco di denaro pubblico" o contestano il "progetto come ambizioso sulla carta, ma non nei fatti", l'Ospedale in Fiera a Milano tornerà operativo con l'avvicinarsi dell'autunno. La seconda ondata già preoccupa, non solo la Lombardia.
Finora sono stati spesi 17.257 milioni di euro: "7.910 milioni di euro per opere civili, 4.540 per impianti elettrici, 3,183 per impianti termomeccanici e antincendio, 1.230 per gas medicali e 393.342 mila euro per progettazione preliminare e assistenza direzione lavori", è l'elenco presentato dall'assessore Gallera nel corso di un question time al Pirellone. "L'ospedale da 221 letti di terapia intensiva in atmosfera controllata negativa e filtri assoluti, si sviluppa su circa 24.000 mq e dispone di 2 sale TAC, 2 sale RX, 2 sale per piccoli interventi chirurgici, 6 spogliatoi personali con 33 docce e wc", ha continuato l'assessore.
Tra i donatori, si tratta di fondi privati, ci sono i 10 milioni di Silvio Berlusconi, 5 mila cittadini, la Fondazione per l'Infanzia Ronald Mc Donald e il Fondo Nexi Insieme.
Nella conferenza stampa di inaugurazione, correva il 31 marzo 2020, alla domanda "terminata l'emergenza l'ospedale sarà smontato?", il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, rispose così: "Dai colloqui che ho avuto con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e con il premier, Giuseppe Conte, ci può essere la possibilità di lasciare definitivamente questo hub della rianimazione per il Nord Italia, in previsione che eventi del genere si possano ripetere. L'esecutivo ha detto di volerlo fare anche al Centro e al Sud".
Dal plauso di Bertolaso a quello di Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano, l'ospedale Fiera a Milano è parte del rilancio del piano di ristrutturazione della sanità lombarda. "Entro il 17 giugno presenteremo a Roma un piano di sviluppo dei posti letto di intensiva e sub intensiva secondo il decreto ministeriale del 19 maggio che ci impone di implementate i posti da 861 a 1466" più "704 di sub intensiva di cui almeno la metà trasformabili subito in terapia intensiva", ha sottolineato Gallera.
E se le forze politiche accusano l'amministrazione di "spreco di denaro pubblico" o contestano il "progetto come ambizioso sulla carta, ma non nei fatti", l'Ospedale in Fiera a Milano tornerà operativo con l'avvicinarsi dell'autunno. La seconda ondata già preoccupa, non solo la Lombardia.