Dino Risi: 100 anni fa nasceva il maestro della commedia all'italiana
"Stanco di curare gente che non guariva mi sono dato al cinema"
Perso un medico disilluso in quel di Vigevano dove aveva iniziato a lavorare come psichiatra in ossequio alle aspettative famigliari, l'Italia ha guadagnato il suo più brillante maestro della commedia capace di raccontare con spirito libero e pungente ironia i vizi e le virtù degli italiani reduci dalla catastrofe bellica. Dino Risi nasceva oggi un secolo fa a Milano.
In questa galleria fotografica ripercorriamo la sua carriera dietro la macchina da presa. Dagli anni Cinquanta quando, dopo gli esordi all'ombra di Alberto Lattuada e Mario Soldati e un primo lungometraggio, "Vacanze col gangster", in cui dirige un giovanissimo Mario Girotti (Terence Hill), Dino Risi conquista il grande pubblico con "Pane amore e...", terzo episodio della serie dedicata da Luigi Comencini alle peripezie amorose del maresciallo Carotenuto, con il grande Vittorio De Sica accanto alla stella nascente, Sophia Loren. Risi fa breccia nel cuore degli italiani anche con pellicole più modeste che però risulteranno assai popolari come "Poveri ma belli".
E saranno proprio i volti di tutti gli attori e le attrici più importanti del cinema italiano tra gli anni Sessanta e Settanta le maschere attraverso cui Dino Risi racconterà il Paese a cominciare da Vittorio Gassman che con "Il sorpasso" accanto a Jean Louis Trintignant e con "I mostri" accanto a Ugo Tognazzi ne sancirà la consacrazione. E se il sodalizio artistico con il "Mattatore" proseguirà praticamente ininterrotto fino alla fine - da "Il tigre" del 1967 a "In nome del popolo italiano" del 1971, da "Profumo di donna" del 1974 a "Sono fotogenico" del 1980 accanto a Renato Pozzetto fino a "Tolgo il disturbo" del 1990 - sono altrettanto memorabili le interpretazioni nei suoi film di Alberto Sordi ("Il vedono", 1959), Nino Manfredi ("Vedo nudo", 1969) e Marcello Mastroianni ("La moglie del prete", 1971) ancora con la Loren protagonista e prima di una serie altrettanto azzeccata di parti femminili che hanno visto succedersi davanti alla cinepresa di Risi le attrici più belle: da Laura Antonelli ("Sessomatto", 1973) ad Agostina Belli ("Profumo di donna", 1974) da Catherine Deneuve ("Anima persa", 1977) a Ornella Muti ("La stanza del vescovo", 1977).
Premiato a Venezia nel 2002 con un Leone d'Oro alla carriera dopo i David di Donatello conquistati nel 1976 per "Profumo di donna", che conquisterà quell'anno anche due nomination all'Oscar e di cui nel 1992 verrà girato un remake hollywoodiano con Al Pacino, Dino Risi muore a Roma il 7 giugno del 2008.