Dinosauri: si estinsero solo per l'impatto di un asteroide
L'estinzione di massa, 66 milioni di anni fa, fu causata dall'alterazione del clima terrestre innescata dalla caduta di un asteroide di circa 10 km di diametro. Uno studio della Yale University esclude il contributo dell'eruzione vulcanica Trappi del Deccan, che si verificò anch'essa fra il Cretaceo e il Paleocene
Asteroide, eruzione o entrambi i fenomeni? Ora non ci sono dubbi: fu proprio un asteroide il fattore determinante dell'estinzione di massa dei dinosauri, avvenuta circa 66 milioni di anni fa, cui seguì l'ascesa dei mammiferi che occuparono le nicchie ecologiche che si erano improvvisamente liberate.
Lo rivela il geologo Pincelli Hull, della Yale University, in un articolo pubblicato su Science, come informa Media Inaf, il notiziario online dell'Istituto nazionale di astrofisica.
Dalle analisi effettuate nel 1980 dal fisico e premio Nobel Luis Walter Alvarez su antichi sedimenti marini - databili fra 185 e 30 milioni di anni fa - affioranti nell'Appennino umbro, alla successiva scoperta del cratere di Chicxulub - una struttura da impatto di circa 200 km di diametro, parzialmente sepolta al di sotto della penisola dello Yucatan, nel golfo del Messico - le prove della caduta di un asteroide sono state incontestabili, ma si riteneva che l'estinzione di massa fosse stata coadiuvata anche da un periodo molto intenso di eruzioni vulcaniche, della durata di circa 30mila anni, che immisero nell'atmosfera un'enorme quantità di ceneri e gas vulcanici contribuendo così al rapido cambiamento climatico.
Quale paleovulcano potrebbe avere alterato il clima così profondamente a livello globale? La risposta è i Trappi del Deccan, una serie di imponenti colate stratificate di basalto che si trovano nell'Altopiano del Deccan, nell'India occidentale. Si tratta di una delle regioni vulcaniche più estese della Terra, con un'età di circa 66 milioni di anni, coincidente quindi con quella dell'estinzione di massa.
Ma i due eventi - asteroide ed eruzione - sono stati realmente coincidenti? E l'eruzione vulcanica ha avuto un ruolo nell'estinzione di massa?
Hull e colleghi si sono concentrati sull'emissione dei gas vulcanici, in particolare dell'anidride carbonica, che - essendo un gas serra - deve avere provocato un aumento di temperatura in coincidenza con l'eruzione.
Come “termometro” il team ha analizzato nei sedimenti marini oceanici le variazioni del rapporto O18 / O16 (ossia il rapporto fra gli isotopi 16 e 18 dell’ossigeno), presente nei foraminiferi e nei molluschi fossili. Nei periodi caldi l'O16, più leggero, evapora, condensa e torna in mare mantenendo invariato il rapporto tra i due isotopi. Nei periodi freddi, invece, l'O16 che evapora resta intrappolato nelle calotte polari, facendo aumentare la concentrazione di O18 nel mare. Esaminando le variazioni di O18/O16 (e anche quelle degli isotopi del carbonio C13/C12), i ricercatori hanno scoperto che c’è stato un evento di aumento della temperatura attorno ai 2 °C circa 200mila anni prima dell’evento K/Pg.
Tenendo presenti i dati sull'andamento delle variazioni di temperatura, Hull e colleghi hanno così cercato di stabilire la cronologia dell'emissione di anidride carbonica. A questo scopo hanno usato un modello climatico globale e cinque diversi scenari per l'emissione dei gas vulcanici, per valutare quale scenario permettesse di ricostruire al meglio le variazioni osservate di temperatura. Dei cinque scenari considerati, solo due - eruzione prima dell'impatto, oppure eruzione in corso durante l'impatto - hanno superato questo test.
Quindi, in ogni caso, la maggior parte - o almeno il 50 per cento - dei gas prodotti dai Trappi del Deccan sono stati emessi in atmosfera molto prima della caduta dell'asteroide, e non da 10mila a 60mila anni prima come si riteneva in precedenza. E chiaramente non si è verificata nessuna estinzione di massa in conseguenza dell'eruzione, altrimenti ce ne sarebbe traccia nei fossili. Di conseguenza, concludono gli autori dello studio, la caduta dell'asteroide è stata l'unica causa dell'estinzione.
Lo rivela il geologo Pincelli Hull, della Yale University, in un articolo pubblicato su Science, come informa Media Inaf, il notiziario online dell'Istituto nazionale di astrofisica.
Dalle analisi effettuate nel 1980 dal fisico e premio Nobel Luis Walter Alvarez su antichi sedimenti marini - databili fra 185 e 30 milioni di anni fa - affioranti nell'Appennino umbro, alla successiva scoperta del cratere di Chicxulub - una struttura da impatto di circa 200 km di diametro, parzialmente sepolta al di sotto della penisola dello Yucatan, nel golfo del Messico - le prove della caduta di un asteroide sono state incontestabili, ma si riteneva che l'estinzione di massa fosse stata coadiuvata anche da un periodo molto intenso di eruzioni vulcaniche, della durata di circa 30mila anni, che immisero nell'atmosfera un'enorme quantità di ceneri e gas vulcanici contribuendo così al rapido cambiamento climatico.
Quale paleovulcano potrebbe avere alterato il clima così profondamente a livello globale? La risposta è i Trappi del Deccan, una serie di imponenti colate stratificate di basalto che si trovano nell'Altopiano del Deccan, nell'India occidentale. Si tratta di una delle regioni vulcaniche più estese della Terra, con un'età di circa 66 milioni di anni, coincidente quindi con quella dell'estinzione di massa.
Ma i due eventi - asteroide ed eruzione - sono stati realmente coincidenti? E l'eruzione vulcanica ha avuto un ruolo nell'estinzione di massa?
Hull e colleghi si sono concentrati sull'emissione dei gas vulcanici, in particolare dell'anidride carbonica, che - essendo un gas serra - deve avere provocato un aumento di temperatura in coincidenza con l'eruzione.
Come “termometro” il team ha analizzato nei sedimenti marini oceanici le variazioni del rapporto O18 / O16 (ossia il rapporto fra gli isotopi 16 e 18 dell’ossigeno), presente nei foraminiferi e nei molluschi fossili. Nei periodi caldi l'O16, più leggero, evapora, condensa e torna in mare mantenendo invariato il rapporto tra i due isotopi. Nei periodi freddi, invece, l'O16 che evapora resta intrappolato nelle calotte polari, facendo aumentare la concentrazione di O18 nel mare. Esaminando le variazioni di O18/O16 (e anche quelle degli isotopi del carbonio C13/C12), i ricercatori hanno scoperto che c’è stato un evento di aumento della temperatura attorno ai 2 °C circa 200mila anni prima dell’evento K/Pg.
Tenendo presenti i dati sull'andamento delle variazioni di temperatura, Hull e colleghi hanno così cercato di stabilire la cronologia dell'emissione di anidride carbonica. A questo scopo hanno usato un modello climatico globale e cinque diversi scenari per l'emissione dei gas vulcanici, per valutare quale scenario permettesse di ricostruire al meglio le variazioni osservate di temperatura. Dei cinque scenari considerati, solo due - eruzione prima dell'impatto, oppure eruzione in corso durante l'impatto - hanno superato questo test.
Quindi, in ogni caso, la maggior parte - o almeno il 50 per cento - dei gas prodotti dai Trappi del Deccan sono stati emessi in atmosfera molto prima della caduta dell'asteroide, e non da 10mila a 60mila anni prima come si riteneva in precedenza. E chiaramente non si è verificata nessuna estinzione di massa in conseguenza dell'eruzione, altrimenti ce ne sarebbe traccia nei fossili. Di conseguenza, concludono gli autori dello studio, la caduta dell'asteroide è stata l'unica causa dell'estinzione.