Donna in abiti succinti con barra rossa diagonale: polemica sul cartello che vieta la prostituzione
Su questi cartelli si è concentrata l'attenzione del presidente Arcigay Vesuvio Rainbow
È polemica sui cartelli anti lucciole nel Napoletano: una donna in abiti succinti, ai piedi di un lampione, con l'aggiunta di una barra rossa diagonale, indica il divieto di prostituzione. Una segnaletica, presente da diverso tempo in via Sant'Antonio, arteria periferica di Torre Annunziata a Napoli, installata con l'entrata in vigore dell'ordinanza anti prostituzione firmata dal sindaco del Comune vesuviano, Giosuè Starita.
Su questi cartelli si è concentrata l'attenzione del presidente Arcigay Vesuvio Rainbow, Daniela Lourdes Falanga, e del presidente dei Radicali di Napoli, Antonello Sannino, che hanno chiesto un incontro con il primo cittadino per "discutere della utilità di una ordinanza proibizionista, vecchia, inutile se non addirittura dannosa e fallimentare come ogni forma di proibizionismo". Falanga e Sannino pongono poi l'accento su "quell'immagine" che a loro dire "riproduce la visione sessista e ideale della donna, peraltro accanto ad un palo, mortificandola e annientandone la dignità. I segnali che dovrebbero indicare un divieto di prostituzione in realtà sono una riproduzione di una visione maschilista e patriarcale che ha violato per secoli il genere femminile, che ha negato e anche mercificato, generando persino il fenomeno al quale si riferiscono".
Su questi cartelli si è concentrata l'attenzione del presidente Arcigay Vesuvio Rainbow, Daniela Lourdes Falanga, e del presidente dei Radicali di Napoli, Antonello Sannino, che hanno chiesto un incontro con il primo cittadino per "discutere della utilità di una ordinanza proibizionista, vecchia, inutile se non addirittura dannosa e fallimentare come ogni forma di proibizionismo". Falanga e Sannino pongono poi l'accento su "quell'immagine" che a loro dire "riproduce la visione sessista e ideale della donna, peraltro accanto ad un palo, mortificandola e annientandone la dignità. I segnali che dovrebbero indicare un divieto di prostituzione in realtà sono una riproduzione di una visione maschilista e patriarcale che ha violato per secoli il genere femminile, che ha negato e anche mercificato, generando persino il fenomeno al quale si riferiscono".