Emergenza coronavirus a bordo nave da guerra Theodore Roosevelt: "Inizia sbarco". Rimosso capitano
Come riporta la Cnn, l'ammiraglio John Menoni ha confermato che nella notte è stato trasferito un primo gruppo di 180 marinai e nelle prossime ore sbarcheranno a Guam (in Micronesia, nel Pacifico Occidentale) tra i 300 e i 500 marinai. Rimosso il capitano con l'accusa di "scarsa capacità di valutazione"
Quattromila persone a bordo, "114 i marinai contagiati da Covid-19": l'incubo della nave da guerra Theodore Roosevelt continua con lo sbarco dei militari a Guam, un'isola che è territorio statunitense in Micronesia, nel Pacifico Occidentale. Un primo gruppo di 180 persone è già sceso, mentre altri 500 marinai lasceranno la nave nelle prossime ore.
I dati sul numero dei presunti contagi sono stati diffusi dall'emittente Cnn, che ha citato fonti della Difesa militare Usa. La stessa tv dà notizia sulle sorti del capitano Brett Crozier, sollevato dall'incarico per la "scarsa capacità di valutazione". Cozier nei giorni scorsi ha reso noto un memorandum interno in cui chiedeva che le vite dei marinai non fossero messe a rischio e sollecitato un'azione decisa. La sfiducia nei suoi confronti è stata battuta anche dal Wall Street Journal.
"...Non siamo in guerra. I marinai non hanno bisogno di morire. Se non agiamo ora, non riusciremo a prenderci cura adeguatamente del nostro bene più prezioso, i nostri marinai", si legge nel memorandum. "È necessaria un'azione decisiva. Rimuovere la maggior parte del personale da una portaerei nucleare statunitense schierata e isolarla per due settimane può sembrare una misura straordinaria", scrive Cozier. "Questo è un rischio necessario. Consentirà di rimettersi in moto il più rapidamente possibile garantendo allo stesso tempo la salute e la sicurezza dei nostri marinai. Mantenere a bordo oltre 4 mila giovani uomini e donne è un rischio non necessario e frattura la fiducia con quei marinai affidati alle nostre cure".
Proteste a Guam per lo sbarco dei militari
La popolazione di Guam non gradisce lo sbarco dei marinai della USS Theodore Roosevelt e contesta l'autorizzazione concessa dal governatore dell'isola dell'Oceano Pacifico, Lou Leon Guerrero. "Solo coloro che risulteranno negativi al tampone verranno fatti sbarcare e ospitati in hotel, con l'obbligo di restare in quarantena per 14 giorni", ha specificato Guerrero. Secondo i critici, si tratta di una decisione "imprudente" dal momento che l'isola è già impegnata a fronteggiare l'emergenza.
I dati sul numero dei presunti contagi sono stati diffusi dall'emittente Cnn, che ha citato fonti della Difesa militare Usa. La stessa tv dà notizia sulle sorti del capitano Brett Crozier, sollevato dall'incarico per la "scarsa capacità di valutazione". Cozier nei giorni scorsi ha reso noto un memorandum interno in cui chiedeva che le vite dei marinai non fossero messe a rischio e sollecitato un'azione decisa. La sfiducia nei suoi confronti è stata battuta anche dal Wall Street Journal.
"...Non siamo in guerra. I marinai non hanno bisogno di morire. Se non agiamo ora, non riusciremo a prenderci cura adeguatamente del nostro bene più prezioso, i nostri marinai", si legge nel memorandum. "È necessaria un'azione decisiva. Rimuovere la maggior parte del personale da una portaerei nucleare statunitense schierata e isolarla per due settimane può sembrare una misura straordinaria", scrive Cozier. "Questo è un rischio necessario. Consentirà di rimettersi in moto il più rapidamente possibile garantendo allo stesso tempo la salute e la sicurezza dei nostri marinai. Mantenere a bordo oltre 4 mila giovani uomini e donne è un rischio non necessario e frattura la fiducia con quei marinai affidati alle nostre cure".
Proteste a Guam per lo sbarco dei militari
La popolazione di Guam non gradisce lo sbarco dei marinai della USS Theodore Roosevelt e contesta l'autorizzazione concessa dal governatore dell'isola dell'Oceano Pacifico, Lou Leon Guerrero. "Solo coloro che risulteranno negativi al tampone verranno fatti sbarcare e ospitati in hotel, con l'obbligo di restare in quarantena per 14 giorni", ha specificato Guerrero. Secondo i critici, si tratta di una decisione "imprudente" dal momento che l'isola è già impegnata a fronteggiare l'emergenza.