Fukushima 10 anni dopo: le immagini di allora e di oggi
I fotografi di Associated Press sono tornati sui luoghi devastati dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo 2011.
Sono immagini che hanno ancora il potere di scioccare: sopravvissuti che camminano come storditi sotto enormi petroliere planate in mezzo alle macerie dove un tempo sorgeva il centro animato di una cittadina; navi ribaltate come come balocchi; sopravvissuti in lutto che rovistano tra le macerie dove una volta c'erano le loro case; fattorie ormai deserte all'ombra della centrale nucleare di Fukushima, il cui catastrofico incidente continua a produrre le sue nefaste conseguenze.
Sono alcune tra le memorabili immagini catturate nel 2011 dopo che un enorme muro d'acqua si era abbattuto sulla costa nord-orientale del Giappone, portando via tutto, auto, case, uffici e migliaia di persone. Dieci anni dopo, i fotografi di AP sono tornati per documentare lo stato delle cose. L'urgenza di ricostruire in una terra che da millenni ha subito disastri - eruzioni vulcaniche, tsunami, terremoti, guerre e carestie - è stata potente, e ci sono aree dove non è rimasta pressoché alcuna traccia della devastazione del 2011. Ma questo triplo disastro che ha colpito la regione di Tohoku - terremoto, tsunami e fusione nucleare - è stato diverso da qualsiasi altro che il Giappone abbia affrontato prima, e le sfide per tornare alla normalità sono state immense.
Mezzo milione di persone è stato costretto a lasciare le proprie case; decine di migliaia non sono tornate, svuotando città che stavano già lottando per sopravvivere all'emigrazione delle giovani generazioni verso Tokyo e le altre megalopoli. La paura delle radiazioni persiste. Nonostante le battute d'arresto e una ricostruzione che non è andata di pari passo ovunque, il Tohoku del 2021 testimonia una forza di volontà collettiva - nazionale, locale e personale. Tuttavia, come sempre, nelle foto c'è più di quel che cattura l'occhio e anche le immagini che documentano il cambiamento più straordinario portano in sé il segno di ciò che è accaduto nel 2011, le cicatrici permanenti di una profonda ferita inferta al Giappone.
Le immagini di AP documentano lo stato degli stessi luoghi allora e oggi, descrivono le opere di risanamento compiute a cominciare dalla rimozione di tonnellate di macerie, dalla ripavimentazione delle strade e la costruzioni di edifici nuovi di zecca dove prima c'era una tabula rasa; ma raccontano anche la storia delle persone che vivono in questi luoghi, la loro resilienza, il loro stoicismo, il loro dolore e la loro rabbia e il loro ostinato rifiuto di piegarsi a forze al di fuori del loro controllo, sia naturali che burocratiche.