Guadagnino pensa a un progetto su Bob Dylan ispirato al suo album più doloroso: Blood on the Tracks
Mentre sta per uscire nelle sale il suo Suspiria, Luca Guadagnino ha in mente un nuovo progetto: il regista italiano candidato l'anno scorso agli Oscar per Chiamami col tuo nome sta lavorando a un film ispirato dall'album di Bob Dylan Blood on the Tracks. La rivelazione viene da un profilo-intervista dedicato a Guadagnino dal NewYorker
Si tratterà di "una storia ambientata negli anni Settanta, che si svolge nell'arco di vari anni e che Guadagnino e lo sceneggiatore Richard LaGravenese hanno inventato attingendo ai temi centrali dell'album", riferisce il New Yorker senza precisare quando cominceranno le riprese anche perché il regista ha molti altri progetti in cantiere.
Tutto è nato perché uno deiproduttori di "Chiamami col tuo nome" ha comprato i diritti cinematografici dell'album e chiesto a Guadagnino di ricavarne un film. Il regista aveva posto come condizione che LaGravenese, (The Fisher King, Ponti di Madison County, Behind the Candelabra e Beloved), scrivesse la sceneggiatura: ora il copione c'è, 188 pagine, secondo il New Yorker.
Blood on the Tracks è uscito nel 1975. È il quindicesimo album di Dylan, creato l'anno prima mentre il matrimonio del cantante con la prima moglie, l'ex modella Sara Lownds immortalata in Sad-Eyed Lady Of The Lowlands, stava arrivando al capolinea. Secondo i critici, canzoni come Simple Twist of Fate o You're Gonna Make Me so Lonely segnarono il momento della rinascita artistica del futuro premio Nobel.
Anche se Dylan ha sempre negato qualsiasi diretto riferimento autobiografico, uno dei figli della coppia, Jakob, ha detto che ascoltare l'album, di cui il cantante il 2 novembre pubblicherà "tutte le incisioni sopravvissute" nel cofanetto "More Blood, More Tracks", era come sentire parlare i suoi genitori. L'anno prima, concluso il tour Band '74 dopo otto anni di vita "off the road", Dylan si era messo assieme a una giovane impiegata di Columbia Records, la 24enne Ellen Bernstein, e l'aveva portata con sé in una fattoria del Minnesota. Sara e Bob, dopo altri alti e bassi, presero strade separate solo nel 1977: un divorzio da 36 milioni di dollari.
LaGravenese parla al New Yorker dei personaggi e spiega che "quando loro si reprimono, noi drammatizziamo la loro repressione. E drammatizziamo quello che succede quando le passioni prendono il sopravvento". L'album di Dylan, secondo Rolling Stone, è uno dei venti migliori della storia del rock. La prima crisi matrimoniale del cantante ha ispirato un episodio di "I'm Not There" di Todd Hayes: nel film del 2007 Heath Ledger è Dylan e Charlotte Gainsbourg è una figura composita a metà tra Sara e l'ex girlfriend Suze Rotolo.
Tutto è nato perché uno deiproduttori di "Chiamami col tuo nome" ha comprato i diritti cinematografici dell'album e chiesto a Guadagnino di ricavarne un film. Il regista aveva posto come condizione che LaGravenese, (The Fisher King, Ponti di Madison County, Behind the Candelabra e Beloved), scrivesse la sceneggiatura: ora il copione c'è, 188 pagine, secondo il New Yorker.
Blood on the Tracks è uscito nel 1975. È il quindicesimo album di Dylan, creato l'anno prima mentre il matrimonio del cantante con la prima moglie, l'ex modella Sara Lownds immortalata in Sad-Eyed Lady Of The Lowlands, stava arrivando al capolinea. Secondo i critici, canzoni come Simple Twist of Fate o You're Gonna Make Me so Lonely segnarono il momento della rinascita artistica del futuro premio Nobel.
Anche se Dylan ha sempre negato qualsiasi diretto riferimento autobiografico, uno dei figli della coppia, Jakob, ha detto che ascoltare l'album, di cui il cantante il 2 novembre pubblicherà "tutte le incisioni sopravvissute" nel cofanetto "More Blood, More Tracks", era come sentire parlare i suoi genitori. L'anno prima, concluso il tour Band '74 dopo otto anni di vita "off the road", Dylan si era messo assieme a una giovane impiegata di Columbia Records, la 24enne Ellen Bernstein, e l'aveva portata con sé in una fattoria del Minnesota. Sara e Bob, dopo altri alti e bassi, presero strade separate solo nel 1977: un divorzio da 36 milioni di dollari.
LaGravenese parla al New Yorker dei personaggi e spiega che "quando loro si reprimono, noi drammatizziamo la loro repressione. E drammatizziamo quello che succede quando le passioni prendono il sopravvento". L'album di Dylan, secondo Rolling Stone, è uno dei venti migliori della storia del rock. La prima crisi matrimoniale del cantante ha ispirato un episodio di "I'm Not There" di Todd Hayes: nel film del 2007 Heath Ledger è Dylan e Charlotte Gainsbourg è una figura composita a metà tra Sara e l'ex girlfriend Suze Rotolo.