Hong Kong. Fine dell'assedio al Politecnico, nessun "irriducibile" nascosto all'interno
La polizia dell'ex colonia britannica ha rimosso l'assedio al PolyU durato 13 giorni: la svolta è maturata dopo un'ulteriore tornata di ispezioni al campus che non ha portato al ritrovamento dei manifestanti 'irriducibili' (intorno alla ventina) che si riteneva fossero nascosti nei locali per sfuggire all'arresto. le ricerche si sono concluse ufficialmente prima di mezzogiorno (le 5:00 in italia) con la messa in sicurezza di molotov e materiali chimici pericolosi.
La polizia di Hong Kong si prepara a lasciare il Politecnico dopo quasi due settimane di assedio. Gli agenti, guidati dall'assistente commissario Chow Yao-ming, hanno terminato le ultime ricerche di materiali pericolosi, dopo avere trovato altre 280 bottiglie molotov, che si aggiungono alle 3.800 ritrovate ieri e 318 bombole di gas, che si aggiungono ad altre 921, nonche' altre armi. Nessun'altra persona è stata trovata all'interno del campus. Secondo le prime stime, 44 veicoli parcheggiati all'interno della struttura hanno riportato danni. "Più tardi consegneremo il campus ai dirigenti dell'università", ha confermato Chow nella mattina di oggi.
Il PolyU è stato al centro di un lungo accerchiamento e di durissimi scontri tra polizia e manifestanti a partire dal 16 novembre scorso: 1.100 persone ne sono uscite, molte delle quali arrestate, mentre alcune sono riusciti a fuggire. Tra i manifestanti che sono rimasti rinchiusi all'interno della struttura si contano circa 300 minorenni, di cui sono stati raccolti i dati e su cui la polizia si riserva di avviare indagini.