Hong Kong, la protesta non si ferma
Dal mese scorso la metropoli è scossa da massicce manifestazioni di protesta, scatenate dal progetto di legge che avrebbe permesso l'estradizione verso la Cina, vanificando così le garanzie democratiche di cui gode l'ex colonia britannica tornata nel 1997 sotto la sovranità di Pechino sulla base del principio "un paese, due sistemi"
Non si fermano le manifestazioni di protesta a Hong Kong. Migliaia di persone si sono riunite a Sha Tin, una nuova zona residenziale nella parte nord dell'isola, per una marcia diretta verso gli edifici governativi del centro di Hong Kong in cui si chiede ancora una volta il definitivo ritiro delle legge sull'estradizione in Cina. Abitata da molti giovani, Sha Tin è una delle roccaforti del movimento democratico.
Intanto, nel centro di Hong Kong, centinaia di persone si sono unite ad una separata manifestazioni di giornalisti che protestano contro le violenze della polizia. Diversi reporter denunciano di essere stati maltrattati dagli agenti mentre seguivano le manifestazioni dell'ultimo mese. Ieri vi sono stati violenti scontri fra polizia e manifestanti nella zona commerciale di Sheng Shui, al confine con la Cina. Migliaia di persone avevano protestato contro i rivenditori cinesi che arrivano a Hong Kong per fare acquisti di beni da rivendere sulla terraferma cinese, provocando penuria di generi di prima necessità e rialzo dei prezzi.
Dal mese scorso Hong Kong è scossa da massicce manifestazioni di protesta, scatenate dal progetto di legge che avrebbe permesso l'estradizione verso la Cina, vanificando così le garanzie democratiche di cui gode l'ex colonia britannica tornata nel 1997 sotto la sovranità di Pechino sulla base del principio "un paese, due sistemi". Il progetto è stato sospeso e il capo del governo di Hong Kong Carrie Lam dice che la legge è ormai "morta", ma i manifestanti chiedono il suo ritiro formale.
Intanto, nel centro di Hong Kong, centinaia di persone si sono unite ad una separata manifestazioni di giornalisti che protestano contro le violenze della polizia. Diversi reporter denunciano di essere stati maltrattati dagli agenti mentre seguivano le manifestazioni dell'ultimo mese. Ieri vi sono stati violenti scontri fra polizia e manifestanti nella zona commerciale di Sheng Shui, al confine con la Cina. Migliaia di persone avevano protestato contro i rivenditori cinesi che arrivano a Hong Kong per fare acquisti di beni da rivendere sulla terraferma cinese, provocando penuria di generi di prima necessità e rialzo dei prezzi.
Dal mese scorso Hong Kong è scossa da massicce manifestazioni di protesta, scatenate dal progetto di legge che avrebbe permesso l'estradizione verso la Cina, vanificando così le garanzie democratiche di cui gode l'ex colonia britannica tornata nel 1997 sotto la sovranità di Pechino sulla base del principio "un paese, due sistemi". Il progetto è stato sospeso e il capo del governo di Hong Kong Carrie Lam dice che la legge è ormai "morta", ma i manifestanti chiedono il suo ritiro formale.