I volti dell'11 settembre. Chi erano allora e dove sono adesso i protagonisti di quel tragico giorno
L'attacco alle Torri Gemelle la mattina dell'11 settembre di 20 anni fa non ha cambiato solo il corso della Storia ma anche la vita di molte donne e uomini proiettati in quelle ore al centro della ribalta internazionale
Alcuni erano già all'epoca personaggi pubblici che l'attentato ha messo alla prova e mostrato sotto una luce diversa, altri sono diventati protagonisti a causa del tragico evento. Alcuni come Osama bin Laden e il Mullah Omar, sono morti, altri sono sopravvissuti e hanno continuato a condurre una vita che per certi versi può essere considerata un post scriptum di quell'11 settembre 2001. Ecco una lista di alcuni di questi protagonisti, chi erano allora, e dove sono adesso.
RUDOLPH GIULIANI
NEL 2001: Sindaco di New York City, fu l'eroe del momento, empatico, determinato una presenza costante a Ground Zero. "Il numero delle vittime sarà più alto di quanto chiunque di noi possa sopportare alla fine", disse l'11 settembre. Oprah Winfrey lo definì "il sindaco d'America"; la rivista Time lo dichiarò "Persona dell'anno".
DA ALLORA: Dopo che la proposta di prolungare il suo mandato in scadenza a causa dell'emergenza dell'11 settembre fu respinta, Giuliani si ritirò a vita privata per poi tornare sulla scena nel 2008 quando si candidò alle primarie del partito repubblicano. Nell'ultima fase le sue disavventure come sostenitore del presidente Donald Trump hanno portato alla sospensione della licenza legale nel suo stato di origine.
GEORGE W. BUSH
NEL 2001: 43° presidente degli Stati Uniti, Bush fu informato degli attacchi dell'11 settembre mentre leggeva "The Pet Goat" ai bambini di seconda elementare in una scuola di Sarasota, in Florida. Parlò alla nazione quella notte e visitò Ground Zero tre giorni dopo quando, con un megafono, urlò lo sgomento di una nazione: "Vi sento! Il resto del mondo vi sente! E la gente - e le persone che hanno buttato giù questi edifici presto sentiranno tutti noi". Il suo sostegno nei sondaggi raggiunse in quelle settimane l'85 per cento.
DA ALLORA: La guerra al terrorismo ha generato le guerre in Iraq e in Afghanistan, con la richiesta di Bush che i Talebani "consegnino i terroristi, o ... condividano il loro destino". Si era da tempo ritirato a vita privata nel suo Texas quando i Navy SEALs uccisero bin Laden e ad agosto, con il presidente Joe Biden che ha completato il ritiro delle forze Usa dall'Afghanistan, ha dichiarato di osservare gli sviluppi della situazione "con profonda tristezza".
DICK CHENEY
NEL 2001: Mentre i servizi segreti prendevano in custodia il presidente Bush nel timore di nuovi attacchi terroristici facendogli fare la spola tra le basi militari della Louisiana e del Nebraska, l'allora vice presidente si rintanò in un "luogo sicuro, non rivelato," un bunker all'interno della Casa Bianca da dove dirigeva le azioni del governo. Cheney fu un feroce sostenitore della linea dura in risposta agli attacchi dell'11 settembre, usando "qualsiasi mezzo a nostra disposizione". Ha spinto per la guerra in Iraq del 2003. Per Cheney la tecnica di interrogatorio nota come 'waterboarding' era un modo corretto per ottenere informazioni dai terroristi e non una tortura, come sostenuto dai suoi critici.
DA ALLORA: Cheney ha sofferto cinque attacchi di cuore e un trapianto nel 2012, e ha visto sua figlia, Liz, conquistare il suo vecchio seggio al Congresso nel Wyoming per poi diventare persona non grata nel partito Repubblicano a causa delle sue critiche a Donald Trump.
COLIN POWELL
NEL 2001: Ex capo dei Capi di Stato Maggiore, Powell fu confermato all'unanimità come segretario di Stato nel 2001. Fu lui a perorare davanti alle Nazioni Unite la causa di un'azione militare contro l'Iraq, sostenendo che Saddam Hussein stava costruendo armi di distruzione di massa. La guerra fu intrapresa, Saddam fu rovesciato e ucciso, l'Iraq fu destabilizzato ma non furono mai trovate armi di quel tipo.
DA ALLORA: Powell ha costantemente difeso il suo sostegno alla guerra in Iraq. Da sempre repubblicano si è schierato contro Trump, appoggiando Hillary Clinton nel 2016 e parlando a sostegno di Biden alla convention democratica del 2020. Ha lasciato il Partito repubblicano dopo l'assalto del 6 gennaio al Campidoglio.
CONDOLEEZZA RICE
NEL 2001: Consigliere per la sicurezza nazionale di Bush. Nell'estate del 2001, incontrò l'allora direttore della CIA George Tenet su richiesta di quest'ultimo per discutere la minaccia di attacchi di al-Qaida contro obiettivi americani. La CIA riferì allora che "ci sarebbero stati significativi attacchi terroristici contro gli Stati Uniti nelle prossime settimane o mesi". La Rice avrebbe poi dichiarato che quell'informazione era datata.
DA ALLORA: Rice è succeduta a Powell come segretario di Stato e da allora è tornata alla Stanford University come rettore, poi come membro di facoltà. Nel 2012, è anche diventata una delle prime due donne ammesse all'Augusta National Golf Club.
KHALID SHEIKH MOHAMMED
NEL 2001: Esponente di spicco di al-Qaida, etichettato come il "principale architetto degli degli attacchi dell'11 settembre" dalla Commissione dell'11 settembre. È stato catturato nel 2003 dalla CIA e dalla polizia segreta del Pakistan, poi trasportato nelle prigioni della CIA in Polonia e Afghanistan e infine a Guantanamo. Ha confessato il suo coinvolgimento in quasi tutte le principali operazioni di al-Qaida, incluso l'attentato del 1993 al World Trade Center, l'uccisione del giornalista Daniel Pearl, gli attacchi del 2001 e altri.
DA ALLORA: La data del suo processo è stata rinviata più volte. Rimane a Guantanamo, a tempo indeterminato.
HAMID KARZAI
NEL 2001: Leader ad interim e poi eletto presidente dell'Afghanistan all'indomani dell'11 settembre, ha gestito il potere in rapporti amichevoli con l'Occidente mentre tentava di unificare le molte fazioni del Paese - almeno per un certo periodo. Più di una volta ha chiamato i talebani "fratelli". Gli ultimi anni della sua presidenza sono stati segnati da attriti con gli Stati Uniti.
DA ALLORA: Karzai è sopravvissuto a numerosi attentati, ma quando il suo secondo mandato è scaduto nel 2014, il passaggio di potere al suo successore, Ashraf Ghani, è stato pacifico. Ghani avrebbe poi guidato l'Afghanistan per quasi sette anni, fino alla recente fuga di fronte al ritorno dei talebani.
LISA BEAMER
NEL 2001: Dopo l'11 settembre, Lisa Beamer è diventata il volto delle persone in lutto e un simbolo dell'eroismo di quel giorno. Suo marito, Todd, ex giocatore di baseball e basket al college, guidò gli altri passeggeri contro i dirottatori del volo 93 della United Airlines, un'azione che portò l'aereo a cadere prima che potesse schiantarsi a Washington. La sua esortazione "Let's roll!" divenne un grido di battaglia. La donna fece 200 apparizioni pubbliche nei sei mesi dopo gli attacchi.
DA ALLORA: Lisa Beamer ha scritto un libro, "Let's Roll! Persone ordinarie, Coraggio straordinario" e ha creato una fondazione in memoria del marito. La coppia ha avuto tre figli, e tutti hanno frequentato il Wheaton College, dove i loro genitori si sono conosciuti. Tutti sono diventati atleti come il padre: Dave, che aveva tre anni quando suo padre morì, è stato un quarterback di football americano; Drew, che nel 2001 aveva un anno, ha giocato a calcio, come Morgan, il più giovane, nato quattro mesi dopo gli attacchi terroristici.