"All'inizio c'è stato un gran fermento, gente che si lamentava...qualcuno ci ha detto che si trattava di un attentato, si parlava di 2 persone. Poi le sirene, i megafoni che ci dicevano di allontanarci subito dalla zona...e un gran caos". E' il racconto di Leo di Bernardo, italiano a Sidney, che questa mattina si trovava nei pressi del Caffè Lindt, il locale nel quale ha fatto irruzione Man Maron Monis, predicatore islamico di origini iraniane, che dalla mezzanotte italiana aveva sequestrato circa 40 persone.