Inaugurazione Biden: si teme "attacco dall'interno". FBI controlla militari della Guardia nazionale
L'FBI passa al setaccio i 25 mila membri della Guardia nazionale per verificare eventuali legami con estremisti tra coloro che saranno addetti alla sicurezza nel giorno dell'inaugurazione.
Funzionari della Difesa Usa hanno riferito ad Associated Press che ci sono timori per un possibile "attacco dall'interno" durante l'inaugurazione di Joe Biden, un attacco che provenga cioè dagli stessi agenti coinvolti nella sicurezza dell'evento.
Vista questa preoccupazione, l'Fbi sta procedendo a controllare tutti i 25mila agenti della Guardia nazionale mobilitati a Washington per la cerimonia. La mobilitazione massiccia riflette le straordinarie preoccupazioni per la sicurezza che riguardano Washington a seguito dell'assalto del 6 gennaio al Campidoglio da parte di sostenitori di Donald Trump.
Il segretario all'Esercito Usa, Ryan McCarthy, ha detto ad AP che le autorità sono consapevoli della potenziale minaccia e ha avvertito i comandanti di stare allerta per ogni problema all'interno delle loro fila, mentre l'insediamento di Biden si avvicina. Finora, tuttavia, lui e gli altri leader fanno sapere di non avere riscontrato prove di alcuna minaccia e le autorità sottolineano che i controlli non hanno portato alla luce nessun problema.
"Controlliamo due, tre volte, ognuna delle persone che sono assegnate a questa operazione" di sicurezza per l'insediamento di Biden, ha spiegato McCarthy ad Associated Press in un'intervista rilasciata dopo che lui e altri leader dell'esercito avevano compiuto un addestramento di sicurezza di tre ore in vista dell'evento di mercoledì 20 gennaio. Anche i membri della Guardia nazionale vengono addestrati su come identificare eventuali minacce interne, ha aggiunto.
I circa 25 mila membri della Guardia nazionale che confluiscono a Washington da tutti gli Usa in questi giorni per la sicurezza della cerimonia di insediamento sono almeno due volte e mezza il numero dei precedenti insediamenti presidenziali. I controlli sugli agenti sono all'ordine del giorno, per verificare eventuali legami con estremisti, ma stavolta l'Fbi sta effettuando verifiche aggiuntive. Nello specifico - spiega ad AP un ex supervisor dell'Fbi, David Gomez - il Bureau verifica i nomi degli agenti dispiegati in database e watchlist dell'Fbi stessa per individuare eventuali coinvolgimenti in precedenti indagini o preoccupazioni legate al terrorismo.
Le preoccupazioni sono aumentate a seguito dell'irruzione al Campidoglio: secondo il segretario all'Esercito Usa Ryan McCarthy, alla manifestazione che ha preceduto l'assedio c'erano anche militari, ma non è chiaro quanti fossero né chi possa avere partecipato all'assalto del Congresso. Finora, in relazione all'assalto al Campidoglio, sono stati arrestati solo un paio di membri della Guardia nazionale attualmente in servizio.
Il capo del Bureau della Guardia nazionale, il generale Daniel R. Hokanson, sta incontrando i membri della Guardia nazionale man mano che arrivano a Washington D.C. e si radunano nel centro città (il dispiegamento dei primi agenti è cominciato oltre una settimana fa e verrà completato entro mercoledì). Secondo Hokanson le procedure in atto per identificare ogni potenziale minaccia sono all'altezza.
I servizi segreti sono incaricato della sicurezza dell'evento, ma sono coinvolti molti appartenenti all'esercito e al personale delle forze dell'ordine, dalla Guardia nazionale all'Fbi, al dipartimento di polizia di Washington alla polizia del Campidoglio fino alla U.S. Park Police.