India, visita a uno dei musei più curiosi: water dal mondo
"L’igiene è più importante dell’indipendenza". (Mahatma Gandhi)
"Prima i bagni e poi i templi". È la promessa fatta da Narendra Modi poco dopo essere stato eletto. Tradotta in numeri, la sfida è quella di costruire 60 milioni di nuove toilette entro il 2019, 150° anniversario della morte di Gandhi che diceva, a sua volta, "l’igiene è più importante dell’indipendenza". Questa è da sempre una delle battaglie più grandi dell'India. Non deve stupire quindi la presenza a New Delhi del Sulabh International Museum of Toilets, il Museo del Gabinetto. Un'esposizione di wc dal mondo e dal passato, di ogni foggia e fattura. Dalla porcellana decorata austriaca ai più recenti ritrovati della tecnologia, il tutto accompagnato da sapienti descrizioni e fotografie che ne illustrano le principali caratteristiche. Dietro al museo c'è la mano di Bindeshwar Pathak, sociologo, fondatore dell'organizzazione che ha riformato i servizi sociali promuovendo i diritti umani, l'uso di energie non convenzionali, l'educazione e, soprattutto l'igiene, di cui la carenza di servizi è una delle cause principali. Con la sua ong ha costruito oltre 1 milione di di bagni pubblici nel Paese.
Lontano dalle metropoli infatti è raro trovare bagni e questo, insieme all'acqua non potabile, è causa dell'80% delle malattie e della dissenteria che, in particolar modo nelle campagne, uccide gran parte dei bambini sotto ai cinque anni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre 500 milioni di indiani, quasi la metà della popolazione, provvedono ancora ai propri bisogni corporali all’aria aperta e solo il 32,7% delle famiglie ha accesso ai servizi igienici. Il governo ha adesso istituito dei fondi finanziando le famiglie che decidono di dotarsi di un bagno, ma l'altra battaglia da combattere è quella contro i pregiudizi. Nelle zone rurali c'è chi considera impuro avere i servizi igienici nei pressi delle abitazioni.
Lontano dalle metropoli infatti è raro trovare bagni e questo, insieme all'acqua non potabile, è causa dell'80% delle malattie e della dissenteria che, in particolar modo nelle campagne, uccide gran parte dei bambini sotto ai cinque anni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre 500 milioni di indiani, quasi la metà della popolazione, provvedono ancora ai propri bisogni corporali all’aria aperta e solo il 32,7% delle famiglie ha accesso ai servizi igienici. Il governo ha adesso istituito dei fondi finanziando le famiglie che decidono di dotarsi di un bagno, ma l'altra battaglia da combattere è quella contro i pregiudizi. Nelle zone rurali c'è chi considera impuro avere i servizi igienici nei pressi delle abitazioni.