J. D. Salinger, il figlio conferma: gli inediti esistono e verranno pubblicati entro 10 anni
Il Guardian offre ai suoi lettori un'intervista esclusiva al figlio del misterioso scrittore morto nel 2010: "Mio padre ha continuato a scrivere per 50 anni senza pubblicare. C'è molto materiale"
"Il figlio di J. D. Salinger ha confermato per la prima volta che l'autore de Il giovane Holden ha scritto una quantità significativa di opere, ancora inedite, e che lui e la vedova stanno facendo 'più velocemente possibile' perché siano pronte per la pubblicazione". Già l'incipit dell'articolo del Guardian che accompagna l'intervista esclusiva a Matt Salinger riscalderà il cuore dei molti appassionati in attesa dell'effettiva pubblicazione delle 'nuove' opere.
Il giovane Holden (The Catcher in the Rye), 1951, viene considerato un classico della letteratura americana e la frase sul destino delle anatre del laghetto di Central Park quando si copre di ghiaccio è tra le più celebri e citate e parafrasate di sempre. Poi decine di racconti e delle raccolte pubblicate con successo anche in Italia da Einaudi. Ugualmente appassionante fu la vita dello scrittore, che un po' come il nostro Lucio Battisti, scelse di vivere lontano dai riflettori, di non concedere più interviste (l'ultima nel 1974) e soprattutto di non pubblicare più (nel 1965 su The Newyorker l'ultimo racconto).
Dopo la sua morte si diffuse la voce che il creatore di Holden Caulfield (l'adolescente protagonista del Giovane Holden), avesse continuato a scrivere nei decenni passati a Cornish, cittadina del New Hampshire.
In questa intervista esclusiva al Guardian, Matt Salinger ha "finalmente" e "definitivamente" rivelato, che suo padre non si è mai fermato, e che "tutto ciò che ha scritto a un certo punto verrà condiviso".
"Matt Salinger ha detto - scrive il Guardian - che suo padre 'era sempre pieno di idee e pensieri' e che se stava guidando l'automobile accostava per scrivere qualcosa, e rideva da solo ... e vicino a ogni sedia aveva un taccuino".
Sempre al Guardian Matt rivela che il padre decise "che la cosa migliore per i suoi scritti era che non avessero interazioni con la gente, soprattutto del mondo letterario. Non voleva sedersi a quei tavoli da poker. Voleva cuocere nel suo brodo".
Matt Salinger ha smentito le voci circolate dopo la morte, nel 2013, di 5 nuovi romanzi, di un racconto con Holden Caulfield e di un altro basato sul breve matrimonio con Sylvia. "È solo spazzatura. Mio padre avrebbe riso istericamente rispetto all'ipotesi di scrivere un libro su quel suo primo breve matrimonio. È molto oltre il regno del plausibile".
Non sappiamo nulla sul contenuto delle nuove opere, che non dimostrerebbero una "evoluzione lineare" rispetto a quelle pubblicate. Inseguiva strade diverse.
Salinger Jr e la vedova dello scrittore, Colleen O’Neill, che si occupano dell'eredità letteraria, lavorano insieme dal 2011 su questo materiale che ancora non viene pubblicato. "Quando sarà pronto lo faremo uscire" afferma sempre Salinger al Guardian. Ci vorranno anni, lui spera meno di dieci.
Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quello che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. Non succede spesso, però. (Il giovane Holden, 1951)
Il giovane Holden (The Catcher in the Rye), 1951, viene considerato un classico della letteratura americana e la frase sul destino delle anatre del laghetto di Central Park quando si copre di ghiaccio è tra le più celebri e citate e parafrasate di sempre. Poi decine di racconti e delle raccolte pubblicate con successo anche in Italia da Einaudi. Ugualmente appassionante fu la vita dello scrittore, che un po' come il nostro Lucio Battisti, scelse di vivere lontano dai riflettori, di non concedere più interviste (l'ultima nel 1974) e soprattutto di non pubblicare più (nel 1965 su The Newyorker l'ultimo racconto).
Dopo la sua morte si diffuse la voce che il creatore di Holden Caulfield (l'adolescente protagonista del Giovane Holden), avesse continuato a scrivere nei decenni passati a Cornish, cittadina del New Hampshire.
In questa intervista esclusiva al Guardian, Matt Salinger ha "finalmente" e "definitivamente" rivelato, che suo padre non si è mai fermato, e che "tutto ciò che ha scritto a un certo punto verrà condiviso".
"Matt Salinger ha detto - scrive il Guardian - che suo padre 'era sempre pieno di idee e pensieri' e che se stava guidando l'automobile accostava per scrivere qualcosa, e rideva da solo ... e vicino a ogni sedia aveva un taccuino".
Sempre al Guardian Matt rivela che il padre decise "che la cosa migliore per i suoi scritti era che non avessero interazioni con la gente, soprattutto del mondo letterario. Non voleva sedersi a quei tavoli da poker. Voleva cuocere nel suo brodo".
Matt Salinger ha smentito le voci circolate dopo la morte, nel 2013, di 5 nuovi romanzi, di un racconto con Holden Caulfield e di un altro basato sul breve matrimonio con Sylvia. "È solo spazzatura. Mio padre avrebbe riso istericamente rispetto all'ipotesi di scrivere un libro su quel suo primo breve matrimonio. È molto oltre il regno del plausibile".
Non sappiamo nulla sul contenuto delle nuove opere, che non dimostrerebbero una "evoluzione lineare" rispetto a quelle pubblicate. Inseguiva strade diverse.
Salinger Jr e la vedova dello scrittore, Colleen O’Neill, che si occupano dell'eredità letteraria, lavorano insieme dal 2011 su questo materiale che ancora non viene pubblicato. "Quando sarà pronto lo faremo uscire" afferma sempre Salinger al Guardian. Ci vorranno anni, lui spera meno di dieci.
Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quello che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. Non succede spesso, però. (Il giovane Holden, 1951)