James Toback come Weinstein: 200 donne lo accusano di molestie. Julianne Moore rompe il silenzio
Gli scandali sessuali scuotono profondamente la 'Hollywood democratica' e dopo aver preso le distanze da Harvey Weinstein, un nuovo caso di abusi riaccende i riflettori sul mondo del cinema
Updating again: Since this story published on Sunday, 193 additional women have contacted me to talk about Toback. https://t.co/beVGHWpdmc
— Glenn Whipp (@GlennWhipp) 23 ottobre 2017
Toback aveva immediatamente negato definendo gli abusi sessuali biologicamente impossibili, soffrendo di diabete e di problemi cardiaci. Ma stando alle nuove rivelazioni del Los Angeles Times, il produttore dovrà essere più convicente visto che le denunce di molestie o tentate molestie sessuali sono aumentate notevolmente. I racconti delle presunte vittime non si discostano molto dallo sfogo della Moore. Il regista sarebbe stato solito fare presunte audizioni "private" per partecipazioni in un film.
In attesa di appurare la verità, torna lo spettro Weinstein. Una delle assistenti ha di fatto 'rotto il contratto' di 125 mila sterline sottoscritto con l'ex produttore cinematografico, rivelando al quotidiano britannico 'Financial Times' di essere stata pagata per il suo silenzio sulle molestie sessuali subite. La donna, Zelda Perkins ha dichiarato che, alla fine degli anni 90, più volte Weinstein le chiese un massaggio mentre camminava nudo davanti a lei e provò a portarla nella sua camera da letto. Dopo aver scoperto che anche una sua collega aveva subito la stessa molestia, la donna fu costretta a firmare un contratto di "non divulgazione" in cambio di denaro. E lo stesso fece l'altra ragazza, ma il sospetto è che il copione si sia ripetuto almeno su altre otto donne oltre a Perkins.