Un Kennedy contro Donald Trump: "I bulli possono colpire ma non vincere"
37 anni, deputato democratico del Massachusetts e un cognome che pesa. Joseph Kennedy III e' la scelta del partito democratico per la replica al discorso sullo stato dell'unione di Donald Trump, una consuetudine che l'opposizione risponda al presidente subito dopo l'intervento al congresso
"I bulli possono colpire ma non vincere"
E Kennedy porta il messaggio democratico centrando uno ad uno i punti nevralgici emersi nel primo anno del tycoon alla casa bianca, accusandolo di promettere agli americani una "falsa scelta". "Questa amministrazione non sta solo minando le leggi che ci proteggono, sta minando l'idea stessa che siamo tutti deni di protezione". Quindi punta dritto al presidente, pur senza menzionalo, e tuona: "i bulli possono sferrare un pugno e lasciare il segno, ma non sono mai riusciti a eguagliare la forza e lo spirito del popolo unito in difesa del suo futuro".
Discorso da una scuola del Massachusetts
Joe parla da una scuola superiore di Fall River, cittadina fondata da immigrati ed ex centro industriale del Massachusetts a 70 chilometri a sud di Boston. Scelta simbolica e significativa per lanciare il messaggio democratico: "Noi siamo per tutti". Sceglie poi di parlare a dreamers (gli immigrati irregolari entrati negli Usa illegalmente da minori, nodo al centro del braccio di ferro in corso sull'immigrazione) e parla loro in spagnolo: "Voi siete parte della nostra storia. lotteremo per voi e non vi abbandoneremo".
Astro nascente del partito
Un discorso forte ma dai toni pacati, quello scelto per illustrare l''alternativa democratica' e affidato a colui che sembra emergere come l'astro nascente del partito, mentre questo non pero' non appare ancora del tutto riaversi dalla dura sconfitta elettorale subita nel 2016 ed ' in cerca di una voce vibrante e nuova.