Jude Law visita la Giungla di Calais. Appello a Cameron: "Lasci entrare i bambini nel Regno Unito"
L'attore britannico Jude Law ha visitato la bidonville dei migranti di Calais, chiamata 'The jungle', due giorni prima del previsto smantellamento su ordine delle autorità francesi. L'artista, assieme ad altre centocinquanta personalità, tra cui Idris Elba, Helena Bonham Carter, Benedict Cumberbatch e Kristin Scott Thomas, ha firmato una lettera rivolta al premier del Regno Unito David Cameron, chiedendo che ai minori che vivono nel campo sia permesso di entrare nel Regno Unito. "Radere al suolo la parte meridionale della 'Giungla' di Calais è un atto che, se lo si lascia fare, distruggerà le case temporanee di più di 3mila persone, tra le quali 443 bambini", si legge nella lettera in cui si chiede al premier di lanciare "un processo accelerato per mettere in opera le disposizioni di ricongiungimento familiare in base alle regole di Dublino III, in modo che tutti i minori attualmente residenti nei campi di Calais e Dunkerque, che abbiano la famiglia nel Regno Unito, possano raggiungere i loro cari". I firmatari chiedono inoltre che il governo "faccia in modo che i minori che non hanno il diritto di andare nel Regno Unito, siano protetti e sostenuti in Francia" e di "convincere le autorità francesi di rimandare la decisione di distruggere le altre parti del campo di Calais, finché tutti i minori che vi risiedono attualmente" non l'abbiano lasciato.
Nell'accampamento vivono in precarie condizioni circa 4mila migranti, in gran parte provenienti da Siria, Afghanistan, Eritrea e Iraq. Parlando nel teatro improvvisato nella baraccopoli, Law ha detto: "È nostra responsabilità come esseri umani occuparci dei nostri bambini. I minori del campo di Calais hanno bisogno di noi. Non è una grande richiesta, è semplicemente la cosa giusta da fare". Lui e altri artisti si sono esibiti in un teatro improvvisato, così come lo hanno fatto alcuni rifugiati.
Secondo quanto riporta il Guardian centinaia di persone dovranno lasciare le loro tende entro le 20 di martedì
23 febbraio, in un ordine impartito dalle autorità per cercare di sfoltire le migliaia di persone che stazionano nella
struttura. Per il quotidiano britannico, tutti questi migranti sfrattati potrebbero essere trasferiti in altri campi sparsi
per la Francia, con il fine di alleggerire la pressione sull'autostrada che costeggia la struttura e che conduce verso
il porto, scalo di imbarco per i traghetti che fanno la spola con le coste dell'Inghilterra meridionale e teatro di recenti
scontri fra gli ospiti della struttura e la polizia transalpina. C'è anche la possibilità che una parte di questi migranti, in gran parte provenienti da Siria e Iraq, venga trasferita in container riscaldati che potrebbero essere piazzati nei prossimi giorni in altre zone attrezzate della cittadina francese.