La detenzione cui è sottoposto Julian Assange, rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador dal 2012, costituisce una "tortura mentale". Lo hanno dichiarato i suoi legali, dopo che un gruppo di lavoro Onu ha definito "illegale" la sua detenzione. Hanno anche accusato la Svezia e il Regno Unito di rifiutare di ammettere le loro responsabilità, dopo che i governi di entrambi i Paesi hanno criticato la decisione del gruppo di lavoro sulle detenzioni arbitrarie.