Julianne Moore: faccio film di successo, ma non dimentico mai chi sono
L'attrice - 57 anni - racconta di una bimba timida e taciturna. E di una trentenne 'smarrita' nonostante il successo. E sulla famiglia: l'ho capito tardi, ma è inportante quanto la carriera
"Hollywood? Noiosa. Le celebrità? Banali. La carriera? Faccio film di successo, ma non dimentico mai chi sono: una 'senza posto fisso' ". Il premio Oscar Julianne Moore si toglie qualche sassolino dalla scarpa per il suo 57° compleanno. E pensare, dice, "che da piccolina ero timida e taciturna". Poi racconta di una trentenne 'smarrita' nonostante il successo. E sulla famiglia: "L'ho capito tardi, ma è importante quanto la carriera".
Nata nel 1983, all'età di 23 anni, Moore si trasferisce a New York, dove inizia a muovere i primi passi in teatro. Il successo ottenuto con la piéce "Serious Money" la mette in luce agli occhi di alcuni produttori televisivi, che la ingaggiano per interpretare un doppio ruolo nella soap opera "Così gira il mondo", per cui vince un Emmy Award nel 1988. Inizia una lunga gavetta televisiva e cinematografica, con ruoli marginali in film come "La mano sulla culla", "Body of Evidence - Il corpo del reato" e "Benny & Joon".
Inizia ad ottenere i primi riconoscimenti, venendo candidata all'Independent Spirit Awards 1994 come miglior attrice non protagonista per "America oggi" di Robert Altman, due anni più tardi viene candidata nuovamente al premio come miglior attrice protagonista per "Safe" di Todd Haynes, con cui inizia una proficua collaborazione che la porta ad apparire in quasi tutti i suoi film, diventando sua attrice feticcio.
Nel 1998 ottiene la sua prima candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista per "Boogie Nights - L'altra Hollywood" di Paul Thomas Anderson, due anni dopo viene candidata nuovamente all'Oscar come miglior attrice per "Fine di una storia". Recita quindi in "La fortuna di Cookie", "Un marito ideale" e "Magnolia", dove torna ad esser diretta da Anderson. Negli anni seguenti si alterna tra produzioni commerciali e film indipendenti, nel 2001 accetta di recitare in "Hannibal", ereditando il ruolo dell'agente dell'FBI Clarice Starling che fu di Jodie Foster ne "Il silenzio degli innocenti".
Nel 2003 ottiene una doppia candidatura all'Oscar, come miglior attrice per "Lontano dal paradiso" ancora sotto la regia di Haynes, per la cui interpretazione riceve la Coppa Volpi al Festival di Venezia, e come non protagonista per "The Hours", ma anche questa volta non le viene assegnata l'ambita statuetta. Negli anni seguenti partecipa a svariate pellicole più o meno di successo come "Il colore del crimine", "The Forgotten", "I figli degli uomini" e "Next". Nel 2008 partecipa al film di Fernando Meirelles "Blindness - Cecità", presentato al Festival di Cannes 2008 e al Toronto Film Festival. Successivamente prende parte all'esordio alla regia dello stilista Tom Ford con "A Single Man". Nel 2012 la sua interpretazione di Sarah Palin nel pluripremiato film TV "Game Change" le regala un Premio Golden Globe, un Premio Emmy, un Critics' Choice Television Award ed uno Screen Actors Guild Award.
A settembre 2013 entra ufficialmente nel cast del terzo capitolo del film "Hunger Games", tratto dal romanzo Il canto della rivolta, nei panni della Presidentessa Alma Coin mentre nel mese di ottobre dello stesso anno riceve la stella numero 2507 sulla Hollywood Walk of Fame
Nel 2015 riceve un Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico per la sua interpretazione in "Still Alice". Nello stesso anno, sempre per la sua interpretazione in "Still Alice", vince anche il Premio Oscar come Miglior attrice protagonista. Nel 2017 è nel cast del film "Wonderstruck", diretto da Todd Haynes e presentato al Festival di Cannes. Nel mese di settembre torna protagonista, accanto a Matt Damon, della pellicola "Suburbicon", dove affronta il problema del razzismo negli anni '50. Il film è stato presentato in concorso alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Nata nel 1983, all'età di 23 anni, Moore si trasferisce a New York, dove inizia a muovere i primi passi in teatro. Il successo ottenuto con la piéce "Serious Money" la mette in luce agli occhi di alcuni produttori televisivi, che la ingaggiano per interpretare un doppio ruolo nella soap opera "Così gira il mondo", per cui vince un Emmy Award nel 1988. Inizia una lunga gavetta televisiva e cinematografica, con ruoli marginali in film come "La mano sulla culla", "Body of Evidence - Il corpo del reato" e "Benny & Joon".
Inizia ad ottenere i primi riconoscimenti, venendo candidata all'Independent Spirit Awards 1994 come miglior attrice non protagonista per "America oggi" di Robert Altman, due anni più tardi viene candidata nuovamente al premio come miglior attrice protagonista per "Safe" di Todd Haynes, con cui inizia una proficua collaborazione che la porta ad apparire in quasi tutti i suoi film, diventando sua attrice feticcio.
Nel 1998 ottiene la sua prima candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista per "Boogie Nights - L'altra Hollywood" di Paul Thomas Anderson, due anni dopo viene candidata nuovamente all'Oscar come miglior attrice per "Fine di una storia". Recita quindi in "La fortuna di Cookie", "Un marito ideale" e "Magnolia", dove torna ad esser diretta da Anderson. Negli anni seguenti si alterna tra produzioni commerciali e film indipendenti, nel 2001 accetta di recitare in "Hannibal", ereditando il ruolo dell'agente dell'FBI Clarice Starling che fu di Jodie Foster ne "Il silenzio degli innocenti".
Nel 2003 ottiene una doppia candidatura all'Oscar, come miglior attrice per "Lontano dal paradiso" ancora sotto la regia di Haynes, per la cui interpretazione riceve la Coppa Volpi al Festival di Venezia, e come non protagonista per "The Hours", ma anche questa volta non le viene assegnata l'ambita statuetta. Negli anni seguenti partecipa a svariate pellicole più o meno di successo come "Il colore del crimine", "The Forgotten", "I figli degli uomini" e "Next". Nel 2008 partecipa al film di Fernando Meirelles "Blindness - Cecità", presentato al Festival di Cannes 2008 e al Toronto Film Festival. Successivamente prende parte all'esordio alla regia dello stilista Tom Ford con "A Single Man". Nel 2012 la sua interpretazione di Sarah Palin nel pluripremiato film TV "Game Change" le regala un Premio Golden Globe, un Premio Emmy, un Critics' Choice Television Award ed uno Screen Actors Guild Award.
A settembre 2013 entra ufficialmente nel cast del terzo capitolo del film "Hunger Games", tratto dal romanzo Il canto della rivolta, nei panni della Presidentessa Alma Coin mentre nel mese di ottobre dello stesso anno riceve la stella numero 2507 sulla Hollywood Walk of Fame
Nel 2015 riceve un Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico per la sua interpretazione in "Still Alice". Nello stesso anno, sempre per la sua interpretazione in "Still Alice", vince anche il Premio Oscar come Miglior attrice protagonista. Nel 2017 è nel cast del film "Wonderstruck", diretto da Todd Haynes e presentato al Festival di Cannes. Nel mese di settembre torna protagonista, accanto a Matt Damon, della pellicola "Suburbicon", dove affronta il problema del razzismo negli anni '50. Il film è stato presentato in concorso alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.