Juventus-Roma, 40 anni dopo resta il dubbio sul gol annullato per fuorigioco al difensore Turone
40 anni dopo fa discutere ancora il gol annullato al difensore romanista Maurizio Turone durante una partita risolutiva per lo scudetto tra Juventus e Roma. Il guardalinee Giuliano Sancini, che segnalò il fuorigioco, non si è mai pentito della decisione
Fu una questione di centimetri, forse ma anche no, stando a commenti, dibattiti televisivi, moviole, libri, e opere teatrali che negli anni successivi hanno riproposto il gol annullato per fuorigioco al difensore giallorosso Maurizio Turone in una partita decisiva per lo scudetto a Torino tra Juve e Roma. Quarant'anni dopo i romanisti giudicano la decisione arbitrale come un "furto", attendevano il titolo mancante da 39 anni, mentre gli juventini liquidano la questione ricorrendo al "vittimismo" avversario.
La questione è tutta da decifrare, ancora, nonostante siano trascorsi 40 anni, riproposta ogniqualvolta emerga un riferimento: quando cade l'anniversario, quando Juve e Roma sono in campo e c'è una decisione arbitrale contestabile, quando meno te lo aspetti. Turone fece un gol regolare o finì in fuorigioco? Ci sono poche certezze e tante polemiche a riguardo, che spesso esulano dall'episodio in sé. Per la Roma il 10 maggio del 1981 resterà manifesto di potere delle squadre del nord Italia, testimoni in 15 mila a Torino.
Tutto si consumò al 75', sullo 0-0, quando Bruno Conti lanciò la palla dalla trequarti per Pruzzo che di testa prolungò al centro dell'area dove erano appostati Falcao e Turone. Il libero della Roma anticipò tutti e schiacciò in rete sorprendendo Zoff. L'esultanza durò poco, la bandiera dell'assistente Sancini si alzò segnalando fuorigioco. Bergamo, arbitro della gara, annullò la rete.
In campo le proteste finirono subito, fu nel post partita che scoppiò l'acceso dibattito. "Per noi la gara è stata vinta. Tutta Italia ha visto cosa è successo" dirà Falcao. Negli studi Rai ci fu lo studio dell'azione, fotogramma per fotogramma. Ricostruzioni alla moviola che finirono per alimentare feroci polemiche soprattutto quando la Juventus conquistò il 19esimo scudetto.
Dino Viola, presidente della Roma in quegli anni, accuserà i bianconeri di averlo vinto per la famosa questione di centimetri, Giampiero Boniperti della Juventus risponderà regalandogli un righello. "Tienilo tu che sei geometra, io sono ingegnere". Nel 1986 l'azione fu di nuovo processata in tv con la nuova tecnologia chiamata Telebeam. Negli studi Rai si ipotizzò che la rete fosse regolare per soli 10 centimetri, tesi successivamente messa in discussione dal giornalista Carlo Sassi insinuando dubbi sul macchinario.
La questione è tutta da decifrare, ancora, nonostante siano trascorsi 40 anni, riproposta ogniqualvolta emerga un riferimento: quando cade l'anniversario, quando Juve e Roma sono in campo e c'è una decisione arbitrale contestabile, quando meno te lo aspetti. Turone fece un gol regolare o finì in fuorigioco? Ci sono poche certezze e tante polemiche a riguardo, che spesso esulano dall'episodio in sé. Per la Roma il 10 maggio del 1981 resterà manifesto di potere delle squadre del nord Italia, testimoni in 15 mila a Torino.
Tutto si consumò al 75', sullo 0-0, quando Bruno Conti lanciò la palla dalla trequarti per Pruzzo che di testa prolungò al centro dell'area dove erano appostati Falcao e Turone. Il libero della Roma anticipò tutti e schiacciò in rete sorprendendo Zoff. L'esultanza durò poco, la bandiera dell'assistente Sancini si alzò segnalando fuorigioco. Bergamo, arbitro della gara, annullò la rete.
In campo le proteste finirono subito, fu nel post partita che scoppiò l'acceso dibattito. "Per noi la gara è stata vinta. Tutta Italia ha visto cosa è successo" dirà Falcao. Negli studi Rai ci fu lo studio dell'azione, fotogramma per fotogramma. Ricostruzioni alla moviola che finirono per alimentare feroci polemiche soprattutto quando la Juventus conquistò il 19esimo scudetto.
Dino Viola, presidente della Roma in quegli anni, accuserà i bianconeri di averlo vinto per la famosa questione di centimetri, Giampiero Boniperti della Juventus risponderà regalandogli un righello. "Tienilo tu che sei geometra, io sono ingegnere". Nel 1986 l'azione fu di nuovo processata in tv con la nuova tecnologia chiamata Telebeam. Negli studi Rai si ipotizzò che la rete fosse regolare per soli 10 centimetri, tesi successivamente messa in discussione dal giornalista Carlo Sassi insinuando dubbi sul macchinario.