Kenya, le donne Turkana e le carcasse degli animali morti contro fame e siccità
Nel "ricco" Kenya l'orrore della carestia
I Turkana sono un anticolo popolo semi-nomade che abita la regione nord-occidentale del Kenya e da secoli vive di pastorizia allevando capre, cammelli, asini e pecore. Del resto i Turkana chiamano se stessi il 'popolo de bue grigio' cioè lo zebu, gli animali sono tutt'uno con la loro vita e la loro cultura. Non sorprende allora vedere queste immagini inquietanti di donne che brandiscono le carcasse dei capi morti a causa della drammatica siccità che ha colpito il nord del Kenya, intorno a Lokitaung, negli ultimi mesi e che ha sterminato le greggi.
Ma le promesse del governo erano altre. In pochi anni acqua, petrolio e denaro sarebbe dovuto affluire in questa regione portando benessere, strade, scuole e ospedali. Ma non è andata così. Cinque anni dopo la scoperta dei giacimenti petroliferi e quattro anni dopo il rinvenimento di una falda acquifera, la siccità è tornata a colpire i Turkana e il loro futuro.
In questa regione il Kenya non è quel che appare quando, a confronto dello stato di guerra o di fallimento economico dei Paesi limitrofi come la Somalia e il Sud Sudan, viene annoverato tra le democrazie stabili, ancorché fragili, e ricche. La vita e la salute dei bambini dipendono dalgli aiuti e dalle razioni alimentari mentre le carcasse di animali morti di fame o di sete vengono impilati fuori dai villaggi.
I pozzi d'acqua sono ormai vuoti e l'acqua rimasta è fangosa, le piogge attese tradizionalmente per la fine di Marzo hanno tardato ad arrivare e la situazione è disperata: ""Tutti i nostri animali sono morti, e l'unica acqua da bere è putrida e ci fa star male," dice Ekiru Ekitela, "per sopravvivere moltio hanno deciso di mangiare i resti degli animali morti, o quello o nulla."
"L'immagine del Kenya come un paese mediamente ricco non rende giustizia alla realtà sul campo," dice Werner Schultink, responsabile locale dell'UNICEF. Lontano dal sud agricolo dove vive il 90 per cento della popolazione, qui domina la fame e la sete che colpisce in particolare i bambini: più del 50 per cento della popolazione dei bambini fino a cinque anni soffre di acuta malnutrizione.