Ucraina, arsi vivi 75 cani di "Rifugio Italia". Il proprietario: non mi arrendo alle minacce
Il suo canile per randagi è stato dato alle fiamme, un incendio doloso in cui sono morti 75 cani. Arsi vivi. Il fondatore di Rifugio Italia, il fotografo animalista Andrea Cisternino, è oppresso dal dolore ma fermo: non mi faccio spaventare - afferma - e poi chiede di "non insultate il popolo ucraino solo per pochi delinquenti". Cisternino vuole ricostruire immediatamente il canile trasformato in lamiere e ciotole carbonizzate. Appena si è diffusa la notizia ha ricevuto centinaia di telefonate da ucraini che vogliono dargli una mano, sul web è nata una campagna su change.org per aiutarlo a ripartire, Twitter ha lanciato #AndreaCisterninononseisolo, i mille articoli e post hanno innescato una gara di solidarietà per l'amante dei cani di Kiev che giura di non arrendersi.