Kim Jong-un eletto segretario del Partito dei Lavoratori. La sorella non è tra membri del Politburo
Dal 1948, ovvero da quando fu proclamata la Repubblica Popolare Democratica di Corea, il Congresso è stato convocato solo otto volte. In corso eccezionalmente da giorni, i settemila delegati hanno scelto il Leader Supremo
Dopo l'intervento fiume che ha caratterizzato l'ottavo Congresso del Partito dei lavoratori, il leader nordcoreano Kim Jong-Un è stato eletto segretario. Un evento storico per Pyongyang, il primo negli ultimi cinque anni, a seguito della revisione statutaria sul ripristino della carica eliminata nel 2016 e ricoperta precedentemente dal padre Kim Jong-il.
Riuniti dallo scorso 5 gennaio, tra ammissioni di colpa - sul piano economico - e cambi di passo "Gli Stati Uniti il nostro più grande nemico" e "Rafforzeremo il programma nucleare", ciò che aveva sorpreso l'opinione pubblica è il fatto che nessuno dei delegati indossasse la mascherina. La Corea del Nord ha infatti chiuso le frontiere per evitare qualsiasi contatto con il mondo esterno e proteggersi dalla pandemia di Covid-19. Ora, invece, a giochi fatti, ovvero a elezioni concluse, fa discutere che l'agguerrita Kim yo-jong, sorella minore e fidata collaboratrice del leader, non faccia parte dell'elenco dei membri supplenti del Politburo (Organo collegiale cui è affidato la direzione del partito, ndr). Almeno stando a quanto riporta l'agenzia Korean Central News Agency (Kcna).
Ad ogni modo, il Congresso ha avuto un rilievo internazionale che ha messo di nuovo al centro la Corea del Nord in vista dell'insediamento alla Casa Bianca del nuovo presidente Joe Biden. E se Donald Trump era riuscito a ottenere tre vertici (e qualche promessa non mantenuta) con il leader Kim Jong-Un, ora la partita sulla questione degli armamenti, e in particolare sul mancato impegno di rinunciare al programma nucleare da parte dei nordcoreani, mettono di nuovo Stati Uniti contro Corea del Nord. Biden, che in passato definì Jong-Un un "delinquente", potrebbe rimettere in agenda la partita e decidere se continuare sulla strada già solcata dal suo predecessore o tornare di nuovo allo scontro. Nel frattempo Kim Jong-un mostra di nuovo i muscoli.
Riuniti dallo scorso 5 gennaio, tra ammissioni di colpa - sul piano economico - e cambi di passo "Gli Stati Uniti il nostro più grande nemico" e "Rafforzeremo il programma nucleare", ciò che aveva sorpreso l'opinione pubblica è il fatto che nessuno dei delegati indossasse la mascherina. La Corea del Nord ha infatti chiuso le frontiere per evitare qualsiasi contatto con il mondo esterno e proteggersi dalla pandemia di Covid-19. Ora, invece, a giochi fatti, ovvero a elezioni concluse, fa discutere che l'agguerrita Kim yo-jong, sorella minore e fidata collaboratrice del leader, non faccia parte dell'elenco dei membri supplenti del Politburo (Organo collegiale cui è affidato la direzione del partito, ndr). Almeno stando a quanto riporta l'agenzia Korean Central News Agency (Kcna).
Ad ogni modo, il Congresso ha avuto un rilievo internazionale che ha messo di nuovo al centro la Corea del Nord in vista dell'insediamento alla Casa Bianca del nuovo presidente Joe Biden. E se Donald Trump era riuscito a ottenere tre vertici (e qualche promessa non mantenuta) con il leader Kim Jong-Un, ora la partita sulla questione degli armamenti, e in particolare sul mancato impegno di rinunciare al programma nucleare da parte dei nordcoreani, mettono di nuovo Stati Uniti contro Corea del Nord. Biden, che in passato definì Jong-Un un "delinquente", potrebbe rimettere in agenda la partita e decidere se continuare sulla strada già solcata dal suo predecessore o tornare di nuovo allo scontro. Nel frattempo Kim Jong-un mostra di nuovo i muscoli.