Kim si scusa per la morte del funzionario sudcoreano, ucciso e bruciato dai soldati di Pyongyang
Il leader nordcoreano Kim Jong Un si è scusato per l'uccisione di un funzionario sudcoreano nelle acque territoriali del nord.
Kim ha definito l'incidente un "affare vergognoso" e si è scusato "per aver deluso il presidente Moon e i sudcoreani". Il ministero della Difesa di Seul aveva reso noto ieri l'episodio: un funzionario sudcoreano che, a quanto sembra, voleva disertare in Corea del Nord, era stato ucciso e bruciato da soldati nordcoreani come misura preventiva contro la diffusione del coronavirus.
Il direttore della Sicurezza nazionale della presidenza, Suh Hoon, oltre a dare notizia del messaggio inviato dal Dipartimento del Fronte unito, incaricato della relazioni con Seul, ha anche confermato che di recente c'è stato uno scambio di messaggi privati tra Kim e Moon.
Contatti che, secondo un altro funzionario della presidenza, sono da inquadrare "nell'ultimo mese". A giugno, la Corea del Nord aveva interrotto le linee rosse inter-coreane - un importante punto di contatto tra i due governi - facendo saltare in aria un ufficio di collegamento inter-coreano dopo che alcuni attivisti nel sud avevano lanciato volantini di propaganda critici del regime nordcoreano oltre il confine.
L'ultimo caso tra le due Coree è esploso con la notizia della scomparsa del funzionario sudcoreano, un 47enne dipendente del ministero degli Oceani e della Pesca, sparito all'improvviso mentre era impegnato in un tour di ispezione a circa 10 chilometri a sud del confine marittimo tra le due Coree.
Le autorità sudcoreane avevano lanciato le ricerche. Poi ieri la Yonhap scriveva che i nordcoreani avevano recuperato il corpo dell'uomo e lo avevano cremato come misura per evitare la diffusione del coronavirus. Secondo la versione di Pyonyang, scrive invece oggi la stessa Yonhap, i militari nordcoreani
hanno intercettato l'uomo "non identificato" che aveva superato il confine marittimo, hanno poi aperto il fuoco a 40-50 metri di distanza e hanno infine bruciato il natante su cui si trovava il funzionario, non il corpo dell'uomo.
Intanto il ministero della Difesa di Seul ha fatto sapere di aver ordinato alle truppe dispiegate vicino al confine di aumentare la sorveglianza sulle "mosse militari dei nordcoreani", sollecitando una "posizione di difesa ferma" in modo da evitare "un'escalation di tensioni".