L'animale più pericoloso sulla Terra? La zanzara, ecco come difendersi. Oggi è il World Mosquito Day
È tra gli animali più piccoli e di certo il più fastidioso specialmente in queste notti d'estate, ma è di gran lunga il più pericoloso per il genere umano, con diverse centinaia di migliaia di vittime ogni anno. il 20 agosto è la giornata mondiale della zanzara istituita su iniziativa soprattutto delle istituzioni e delle Ong che combattono la malaria.
La data scelta per la ricorrenza commemora sir Ronald Ross, che proprio in questo giorno del 1897 scoprì che è la zanzara femmina a trasmettere la malaria, la principale malattia causata dall'insetto, e che, secondo i numeri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha causato nel 2017 435 mila morti e 215 milioni di casi nel mondo, concentrati in 11 paesi, 10 africani più l'India.
"Quale direste che sia l'animale più pericoloso sulla Terra? i serpenti? gli squali?" scrive Bill Gates nel blog collegato al sito della sua fondazione, e la risposta è, "Nessuno di questi. Sono le zanzare". Secondo una stima dei ricercatori della fondazione infatti le zanzare uccidono ogni anno 725 mila persone, molte di più rispetto a serpenti (50mila) e cani (25mila), che seguono in classifica.
Tra le varie armi contro questi insetti, che oltre alla malaria veicolano decine di altre malattie, dalla 'dengue' al 'virus del Nilo' che è ormai endemico anche in Italia, recentemente si sono aggiunte le zanzare stesse: in tutto il mondo sono in corso esperimenti che prevedono l'introduzione in natura di esemplari resi sterili con modifiche al Dna o attraverso radiazioni o l'esposizione a batteri per controllare le popolazioni.
Un decalogo per difendersi dalle loro punture
Il 17% di tutte le malattie infettive a livello globale sono trasmesse dalle zanzare, determinando come si diceva oltre 700 mila decessi l'anno. Di questi, 400 mila sono causati dalla malaria. E' questa la stima dell'Oms, pubblicata in occasione della Giornata mondiale della zanzara. Per evitare le fastidiose e in alcuni casi pericolose punture, l'Iss (Istituto superiore di sanità) ha stilato un decalogo con le principali regole da adottare per difendersi:
1) Applicare zanzariere a finestre e porte.
2) In ambienti chiusi è consigliabile l'utilizzo dei fornelletti a piastrina o a ricarica liquida e devono essere accesi sempre a finestre aperte.
3) E' bene usare zampironi e candele alla citronella solo all'aperto per evitare i fumi tossici. Inoltre, in ambienti come giardini o terrazzi è opportuno indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni.
4) Quando si usano i prodotti insetto-repellenti da applicare sul corpo è necessario leggere attentamente le etichette riportate sulla confezione.
5) L'uso di un prodotto con una concentrazione di principio attivo insetto-repellente al di sotto del 20% è sufficiente per le nostre latitudini.
6) I prodotti insetto-repellenti da applicare sulla pelle con concentrazioni di principio attivo superiore al 30% vanno usati solo nei Paesi a rischio.
7) Non utilizzare prodotti insetto-repellenti nei bambini sotto i 2 anni di età. Dai 2 ai 12 anni scegliere accuratamente i principi attivi e limitarsi ad utilizzare una concentrazione del 10% senza superare le 2 applicazioni al giorno e fare in modo che a spalmarle sia sempre un adulto. Dai 12 anni in su nelle nostre latitudini prodotti inferiori al 20% di principio attivo proteggono anche fino a 6 ore.
8) Evitare di applicare prodotti insetto-repellenti insieme alle creme solari e creme idratanti con schermo anti-UV.
9) Non applicare prodotti insetto-repellenti su tagli, pelle irritata o precedenti punture di zanzara.
10) Lavarsi accuratamente le mani dopo le applicazioni.
Ricerca e prevenzione in Italia, il ruolo dell'Iss
Nei laboratori dell'Iss vengono allevate colonie delle specie di zanzare più diffuse sul nostro territorio come Aedes albopictus, nota come zanzara tigre e Culex pipiens, la zanzara comune, e di specie esotiche, quali Anopheles stephensi e Aedes aegypti per sperimentare alternative sostenibili agli insetticidi di uso comune. Vengono inoltre studiati metodi di controllo delle specie di zanzare d'importanza sanitaria presenti in Italia. Si effettuano, inoltre, analisi molecolari su zanzare catturate durante le indagini entomologiche nelle aree sorvegliate per la circolazione di Arbovirus o nelle aree interessate da focolai epidemici umani e/o animali.
A seguito del crescente allarme circa la diffusione globale di diversi Arbovirus, sono stati effettuati diversi studi di competenza vettoriale, in particolare con i virus West Nile, Chikungunya e Zika che contribuiscono a valutare il grado di suscettibilità delle nostre zanzare a tali virus e a stimare il rischio di esposizione della popolazione italiana ad un eventuale focolaio epidemico.
L'Iss ha il compito della conferma di diagnosi dei casi umani di infezione da virus trasmessi da vettori (Arbovirus), importati e non, attraverso test molecolari e/o sierologici ed effettua una sorveglianza di queste malattie sul territorio nazionale. In base alle notifiche dei casi, vengono emessi periodicamente dei bollettini con i dati aggiornati relativi alle diverse arbovirosi sia importate che autoctone. In Italia continuano ad essere presenti zanzare del genere Anopheles, potenziali vettori di malaria. Per questo motivo in Italia la malaria è soggetta a notifica obbligatoria e il ministero della Salute e l'Iss hanno l'incarico di mantenere un sistema di sorveglianza nazionale per la valutazione annuale della situazione epidemiologica dei casi importati.
Nell'ultimo decennio intense attività di sorveglianza si sono sviluppate anche intorno a Culex pipiens, poiché questa zanzara ha dato prova di essere competente alla trasmissione del virus West Nile, innescando, ogni anno, focolai di trasmissione e di malattia sia nell'uomo che nei cavalli in diverse Regioni italiane e facendo diventare di fatto endemica nel nostro paese la malattia da virus West Nile.
Per far fronte a possibili eventi epidemici, l'Iss, in collaborazione con il ministero della Salute ed altre autorità competenti, nazionali e locali, ha contribuito alla stesura di circolari e piani di sorveglianza nazionali che hanno come obiettivo principale quello di monitorare tutti i casi importati ed autoctoni di infezioni trasmesse da zanzare registrate sul territorio ed attivare, in caso di necessità, tutte le procedure di prevenzione e di controllo per fronteggiare le diverse specie di vettori.