La Calliope rubata a Benigni e un capolavoro dei Della Robbia tra le opere ritrovate dai Carabinieri
Tra le opere d'arte recuperate dal nucleo Tutela del Patrimonio Culturale nel 2018 ci sono anche la scultura rubata nella casa di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, e un bassorilievo capolavoro dei Della Robbia trafugato oltre cinquanta anni fa in Toscana
Nel nostro Paese le opere d'arte e i beni culturali restano a rischio. Lo testimoniano i recuperi e le operazioni effettuate dal Comando carabinieri tutela patrimonio culturale che durante il solo 2018 hanno fatto registrare risultati operativi in incremento rispetto all'anno precedente con la disarticolazione di numerose associazioni criminali, che operavano sia in Italia che all'estero, soprattutto nel settore dell'archeologia.
Risultati esposti stamane presso la Caserma La Marmora di Roma, sede del Comando carabinieri tutela patrimonio culturale, alla presenza del ministro per i Beni culturali, Alberto Bonisoli, e del comandante del Nucleo, generale di brigata Fabrizio Parrulli. Un bilancio, quello riferito all'anno scorso, che parla di 34 persone arrestate e 1.195 denunciati e di un patrimonio culturale rubato e recuperato di oltre 56.400 beni per un valore di oltre 120 milioni di euro.
Tra questi oggetti di antiquariato, archivistici, librari, archeologici e paleontologici nonché opere false. L'attività operativa dei carabinieri per il patrimonio culturale, come ha fatto rilevare lo stesso generale Parrulli, hanno evidenziato un lieve aumento furti di beni culturali (da 419 a 474) nell'ultimo anno anche se, comunque, si può rilevare un calo netto, del quasi 50% del totale dei furti nell'ultimo decennio.
"Per quanto riguarda la tutela del patrimonio artistico nella legge delega ci sono due decreti legislativi relativi allo spettacolo dal vivo e alla riforma del codice dei beni culturali in cui verranno toccati diversi aspetti, alcuni richiesti proprio dai Carabinieri del nucleo TPC, per avere un'azione preventiva più mirata e sanzioni più efficaci", ha detto il ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli nel corso della presentazione a Roma del resoconto dell'attività operativa 2018 del comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
"Ci saranno alcuni piccoli cambiamenti che però rendono più semplice l'attività investigativa: stiamo parlando di comunicazioni, di quali strumenti utilizzare per fare indagini e anche di una revisione delle sanzioni da rendere un pochino più efficaci nel momento in cui ci sia ad esempio una ipotesi di ricettazione", ha proseguito. "Se vogliamo combattere questo fenomeno dobbiamo lavorare sulla protezione della reputazione di chi si comporta bene e allo stesso tempo disincentivare anche con condanne di tipo economico chi si comporta male".