La Cina lancia la missione per il ‘lato oscuro’ della luna
Un lander si staccherà dall'orbiter ed effettuerà la difficile manovra di allunaggio, posandosi nel cratere Von Kármán,
Tra il 3 e il 4 gennaio la sonda cinese Chang'e' 4 dovrebbe "allunare" sulla faccia nascosta della Luna, una manovra mai tentata prima per le ovvie difficoltà di comunicazione. La data è ancora incerta.
Il lancio della missione è avvenuto il 7 dicembre alle 2.23 della mattina (ora locale), dallo Xichang Satellite Launch Center, nella provincia cinese del Sichuan, con un razzo vettore Lunga marcia 3B.
La destinazione prefissata è il cratere Von Kármán, uno dei più noti crateri da impatto del nostro satellite naturale, che misura circa 2500 chilometri di diametro. Situato in prossimità del polo sud, è una regione con un forte sbalzo termico dovuto alla rotazione della Luna su se stessa ogni 28 giorni: la luce solare che lo illumina per 14 giorni porta la temperatura media fino a 110 gradi centigradi, mentre nei 14 giorni di buio la temperatura precipita a -173 gradi centigradi.
Gli sbalzi termici non saranno l’unica difficoltà per la missione cinese. La scelta di scendere sul lato della Luna che non si rivolge mai verso il nostro pianeta rende le comunicazioni con il centro di controllo una vera sfida, che gli scienziati cinesi hanno risolto lanciando un satellite, chiamato Queqiao, che è in orbita già dal maggio scorso e farà da ponte radio.
Chang'e 4 rappresenta l'ultimo capitolo dell'ambizioso programma lunare cinese. Le prime due missioni di rover Chang'e, nel 2007 e nel 2010, hanno portato in orbita attorno alla Luna due veicoli spaziali, mentre nel dicembre 2013 il rover Chang'e'-3 è stato il primo ad allunare.
La terza fase del programma, per la quale verranno utilizzati i rover Chang'e 5 e 6, tenterà nei prossimi anni di raccogliere campioni lunari e di portarli sulla Terra. Il lancio di Chang'e 5 è in programma per il dicembre 2019. L'allunaggio sul lato della Luna che non si affaccia mai sulla Terra, secondo gli scienziati potrà permettere di raccogliere informazioni sulla formazione della Luna e sulla sua storia. Fitto il programma scientifico di osservazioni e sperimentazioni della missione Chang'e 4.
Il lancio della missione è avvenuto il 7 dicembre alle 2.23 della mattina (ora locale), dallo Xichang Satellite Launch Center, nella provincia cinese del Sichuan, con un razzo vettore Lunga marcia 3B.
La destinazione prefissata è il cratere Von Kármán, uno dei più noti crateri da impatto del nostro satellite naturale, che misura circa 2500 chilometri di diametro. Situato in prossimità del polo sud, è una regione con un forte sbalzo termico dovuto alla rotazione della Luna su se stessa ogni 28 giorni: la luce solare che lo illumina per 14 giorni porta la temperatura media fino a 110 gradi centigradi, mentre nei 14 giorni di buio la temperatura precipita a -173 gradi centigradi.
Gli sbalzi termici non saranno l’unica difficoltà per la missione cinese. La scelta di scendere sul lato della Luna che non si rivolge mai verso il nostro pianeta rende le comunicazioni con il centro di controllo una vera sfida, che gli scienziati cinesi hanno risolto lanciando un satellite, chiamato Queqiao, che è in orbita già dal maggio scorso e farà da ponte radio.
Chang'e 4 rappresenta l'ultimo capitolo dell'ambizioso programma lunare cinese. Le prime due missioni di rover Chang'e, nel 2007 e nel 2010, hanno portato in orbita attorno alla Luna due veicoli spaziali, mentre nel dicembre 2013 il rover Chang'e'-3 è stato il primo ad allunare.
La terza fase del programma, per la quale verranno utilizzati i rover Chang'e 5 e 6, tenterà nei prossimi anni di raccogliere campioni lunari e di portarli sulla Terra. Il lancio di Chang'e 5 è in programma per il dicembre 2019. L'allunaggio sul lato della Luna che non si affaccia mai sulla Terra, secondo gli scienziati potrà permettere di raccogliere informazioni sulla formazione della Luna e sulla sua storia. Fitto il programma scientifico di osservazioni e sperimentazioni della missione Chang'e 4.