La Germania si ritira dopo la disfatta in Russia. E a Berlino inizia il processo alla Nazionale
Morale ai minimi tra i giocatori che oggi lasciano il mondiale per tornare a casa anzitempo, dopo la sconfitta con la Corea a Kazan che ha sancito la storica eliminazione dei campioni del mondo al primo turno
A casa, dunque, e di certo non a testa alta. E' atteso nel primo pomeriggio il rientro in patria di Neuer e compagni, pronti ad affrontare il processo già imbastito da tifosi e media. Il 'Senza parole' scelto come titolo dalla 'Bild' dice in realtà tutto. E in tono particolarmente beffardo perché sono le stesse parole utilizzate dal tabloid più letto del paese per commentare l'incredibile 7-1 sul Brasile di quattro anni fa.
Anche la scelta dell'immagine, un Kroos deluso che si tiene i fianchi, non è casuale: quattro anni fa, ad aprire la copertina, era lo stesso giocatore, ovviamente esultante.
La 'Frankfurter Allgemeine Zeitung' solleva uno dei temi che inevitabilmente la Federazione dovrà affrontare nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore: il futuro dell'allenatore Joachim Loew, che si è preso tutte le responsabilità della sconfitta. 'Il fatto che la festa sia finita prima ancora di iniziare può essere ancora tollerabile solo se gli strateghi del calcio tedesco riconoscono le attuali debolezze e agiscono di conseguenza", scrive il giornale conservatore.
Perché di certo ora non mancheranno le voci di chi vede nell'esonero del ct, che pure potrebbe decidere di dimettersi, il primo passo verso la risalita. Anche una potenza come la Germania, celebrata, invidiata ed indicata sempre come esempio di organizzazione, programmazione, si è scoperta impotente. E deve fare i conti con la ricostruzione. Una volta elaborato il lutto, sarà tempo di profonda riflessione.
Anche la scelta dell'immagine, un Kroos deluso che si tiene i fianchi, non è casuale: quattro anni fa, ad aprire la copertina, era lo stesso giocatore, ovviamente esultante.
La 'Frankfurter Allgemeine Zeitung' solleva uno dei temi che inevitabilmente la Federazione dovrà affrontare nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore: il futuro dell'allenatore Joachim Loew, che si è preso tutte le responsabilità della sconfitta. 'Il fatto che la festa sia finita prima ancora di iniziare può essere ancora tollerabile solo se gli strateghi del calcio tedesco riconoscono le attuali debolezze e agiscono di conseguenza", scrive il giornale conservatore.
Perché di certo ora non mancheranno le voci di chi vede nell'esonero del ct, che pure potrebbe decidere di dimettersi, il primo passo verso la risalita. Anche una potenza come la Germania, celebrata, invidiata ed indicata sempre come esempio di organizzazione, programmazione, si è scoperta impotente. E deve fare i conti con la ricostruzione. Una volta elaborato il lutto, sarà tempo di profonda riflessione.