La Grecia pensa all'Estate: riaperte le spiagge attrezzate e presto toccherà a negozi e ristoranti
Il governo greco confida di poter salvare buona parte della stagione turistica e assicura che il Paese è una meta sicura per le vacanze
Se non fosse per le mascherine e per i dispositivi di sanificazione pronti per l'uso, sembrerebbero scatti di una ordinaria giornata al mare. In Grecia, complice, l'ondata di caldo in arrivo sul Paese, oggi inizia la "stagione balneare", primo test per rimettere in moto già da quest'estate il turismo.
Dopo le spiagge pubbliche, riaperte il 4 maggio, sono state riaperte anche le 515 spiagge attrezzate affidate a gestori, bar, ristoranti e hotel che beneficiano di una concessione privata e che erano state chiuse a causa dell'epidemia di coronavirus. Le regole sono rigorose: 40 persone al massimo su 1000 metri quadrati, distanza di 4 metri tra gli ombrelloni, nessun servizio di ristorazione e sanificazione di sdraio e lettini dopo ogni cliente. Non saranno venduti alcolici, non ci sarà musica e non potranno essere praticati sport. I controlli saranno stringenti con sanzioni comprese fra 5 e 20mila euro che, in caso di recidiva, saranno triplicate, per chi viola le norme.
La Grecia punta tutto sull'Estate
Davanti a una evoluzione positiva della curva dei contagi da coronavirus, il governo greco ha deciso di anticipare anche la riapertura di ristoranti, caffetterie e negozi di grandi dimensioni. Questi ultimi ripartiranno il 18 maggio, invece che il primo giugno, mentre i ristoranti anticiperanno di una settimana la riapertura, programmata ora per il 25 maggio.
"L'esperienza ci sta insegnando che quando le riaperture delle attività economiche e sociali avvengono in modo organizzato e in conformità con le regole a tutela della salute, i risultati sono positivi", ha spiegato il governo in un comunicato.
Il Paese è riuscito a limitare la diffusione dell'epidemia. Ci sono stati 2.800 casi e 162 morti. L'11 marzo, quando i casi accertati erano appena 99 (e nessuna vittima) è stata disposta la chiusura di scuole e università e due giorni più tardi, dopo il primo decesso, hanno chiuso i battenti ristoranti, bar, musei, siti archeologici, centri culturali e negozi di piccole dimensioni.
Con questi numeri, il governo confida di poter salvare buona parte della stagione turistica e assicura che la Grecia è una meta sicura per le vacanze. Mercoledì scorso, la Commissione europea ha pubblicato un elenco di raccomandazioni agli Stati membri dell'UE su come revocare gradualmente le restrizioni di viaggio in caso di pandemia. In particolare, l'istituzione ha proposto un processo in tre fasi: la fase 0 è quella attualmente in atto, la fase 1 consentirà il viaggio tra i Paesi dell'Ue, la fase 2 prevede l'eliminazione delle restrizioni ai confini internazionali.
La Grecia, seconda Nazione d'Europa dopo Cipro che vive sul turismo, sta spingendo per aprire "corridoi" anche perché entro fine maggio siti archeologici e ristorazione potranno nuovamente accogliere persone. Dalla Germania i voli di linea saranno riattivati su Atene da giovedì, da fine mese su Creta. La Grecia sta valutando di attuare accordi anche con Paesi che nel complesso hanno avuto pochi casi di coronavirus, come Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Norvegia, e la stessa Cipro. Continua invece la sospensione del traffico aereo con Albania, Italia, Olanda, Spagna, Turchia, Macedonia del Nord e Regno Unito. La stop era stato deciso a fine marzo a causa della situazione epidemiologica legata al coronavirus. Resta in vigore anche il divieto di ingresso in Grecia per i cittadini non europei. Per Albania, Turchia e Macedonia del Nord il divieto è prolungato fino al 14 giugno. Per gli altri Paesi fino al 31 maggio. Gli arrivi e le partenze dei voli internazionali fino al primo giugno sono consentiti dallo scalo di Atene, Eleftherios Venizelos. I voli locali riprenderanno gradualmente dal 18 maggio.
Dopo le spiagge pubbliche, riaperte il 4 maggio, sono state riaperte anche le 515 spiagge attrezzate affidate a gestori, bar, ristoranti e hotel che beneficiano di una concessione privata e che erano state chiuse a causa dell'epidemia di coronavirus. Le regole sono rigorose: 40 persone al massimo su 1000 metri quadrati, distanza di 4 metri tra gli ombrelloni, nessun servizio di ristorazione e sanificazione di sdraio e lettini dopo ogni cliente. Non saranno venduti alcolici, non ci sarà musica e non potranno essere praticati sport. I controlli saranno stringenti con sanzioni comprese fra 5 e 20mila euro che, in caso di recidiva, saranno triplicate, per chi viola le norme.
La Grecia punta tutto sull'Estate
Davanti a una evoluzione positiva della curva dei contagi da coronavirus, il governo greco ha deciso di anticipare anche la riapertura di ristoranti, caffetterie e negozi di grandi dimensioni. Questi ultimi ripartiranno il 18 maggio, invece che il primo giugno, mentre i ristoranti anticiperanno di una settimana la riapertura, programmata ora per il 25 maggio.
"L'esperienza ci sta insegnando che quando le riaperture delle attività economiche e sociali avvengono in modo organizzato e in conformità con le regole a tutela della salute, i risultati sono positivi", ha spiegato il governo in un comunicato.
Il Paese è riuscito a limitare la diffusione dell'epidemia. Ci sono stati 2.800 casi e 162 morti. L'11 marzo, quando i casi accertati erano appena 99 (e nessuna vittima) è stata disposta la chiusura di scuole e università e due giorni più tardi, dopo il primo decesso, hanno chiuso i battenti ristoranti, bar, musei, siti archeologici, centri culturali e negozi di piccole dimensioni.
Con questi numeri, il governo confida di poter salvare buona parte della stagione turistica e assicura che la Grecia è una meta sicura per le vacanze. Mercoledì scorso, la Commissione europea ha pubblicato un elenco di raccomandazioni agli Stati membri dell'UE su come revocare gradualmente le restrizioni di viaggio in caso di pandemia. In particolare, l'istituzione ha proposto un processo in tre fasi: la fase 0 è quella attualmente in atto, la fase 1 consentirà il viaggio tra i Paesi dell'Ue, la fase 2 prevede l'eliminazione delle restrizioni ai confini internazionali.
La Grecia, seconda Nazione d'Europa dopo Cipro che vive sul turismo, sta spingendo per aprire "corridoi" anche perché entro fine maggio siti archeologici e ristorazione potranno nuovamente accogliere persone. Dalla Germania i voli di linea saranno riattivati su Atene da giovedì, da fine mese su Creta. La Grecia sta valutando di attuare accordi anche con Paesi che nel complesso hanno avuto pochi casi di coronavirus, come Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Norvegia, e la stessa Cipro. Continua invece la sospensione del traffico aereo con Albania, Italia, Olanda, Spagna, Turchia, Macedonia del Nord e Regno Unito. La stop era stato deciso a fine marzo a causa della situazione epidemiologica legata al coronavirus. Resta in vigore anche il divieto di ingresso in Grecia per i cittadini non europei. Per Albania, Turchia e Macedonia del Nord il divieto è prolungato fino al 14 giugno. Per gli altri Paesi fino al 31 maggio. Gli arrivi e le partenze dei voli internazionali fino al primo giugno sono consentiti dallo scalo di Atene, Eleftherios Venizelos. I voli locali riprenderanno gradualmente dal 18 maggio.