La Mixteca preispanica, quando il codice racconta la storia
Conferenza nell'Ambasciata del Messico del professor Manuel Álvaro Hermann
Nella sede dell'Ambasciata del Messico a Roma, il professor Manuel Álvaro Hermann, docente al Ciesas (Centro de Investigación y Estudios Superiores en Antropología Social) e alla Unam (Universidad Nacional Autónoma de México), ha tenuto ieri una conferenza su "La Mixteca preispanica attraverso i suoi popoli e governanti: storia e mito nei codici".
La Mixteca è una regione culturale, economica e politica del Messico occidentale, divisa tra gli Stati Oaxaca, Puebla e Guerrero: prende il nome dai Mixtechi, popolazione indigena che diede vita a una delle principali civiltà del Mesoamerica nell'era precolombiana, politicamente sottomessa dagli aztechi prima dell'arrivo degli spagnoli.
La regione è nota in particolare nel mondo dell'archeologia per i codici, con i quali, attraverso dei geroglifici, la popolazione locale scriveva la propria storia e le genealogie su tele.
I codici avevano una base cromatica prevalentemente sul rosso e sul giallo, e furono scritti a mano prima dell'invenzione della stampa a partire dal 1200. Contengono informazioni anche su governanti, matrimoni e culti religiosi con sistemi di scrittura molto rari. La maggior parte dei codici è conservata in Europa.
La lingua è parlata ancora oggi da circa 300mila persone: un esempio si trova nel recente film "Roma", di Alfonso Cuarón, Leone d'Oro alla Mostra di Venezia e candidato all'Oscar, dove si esprimono in mixteco due domestiche di una famiglia borghese di Città del Messico.
La Mixteca è una regione culturale, economica e politica del Messico occidentale, divisa tra gli Stati Oaxaca, Puebla e Guerrero: prende il nome dai Mixtechi, popolazione indigena che diede vita a una delle principali civiltà del Mesoamerica nell'era precolombiana, politicamente sottomessa dagli aztechi prima dell'arrivo degli spagnoli.
La regione è nota in particolare nel mondo dell'archeologia per i codici, con i quali, attraverso dei geroglifici, la popolazione locale scriveva la propria storia e le genealogie su tele.
I codici avevano una base cromatica prevalentemente sul rosso e sul giallo, e furono scritti a mano prima dell'invenzione della stampa a partire dal 1200. Contengono informazioni anche su governanti, matrimoni e culti religiosi con sistemi di scrittura molto rari. La maggior parte dei codici è conservata in Europa.
La lingua è parlata ancora oggi da circa 300mila persone: un esempio si trova nel recente film "Roma", di Alfonso Cuarón, Leone d'Oro alla Mostra di Venezia e candidato all'Oscar, dove si esprimono in mixteco due domestiche di una famiglia borghese di Città del Messico.