Festa per le ragazze della pallavolo femminile al rientro in Italia
"Grazie ragazze". Centinaia di persone a Malpensa e a Fiumicino ad accogliere la Nazionale femminile di volley, di ritorno dai Mondiali in Giappone
L'amarezza per la finale Mondiale persa con la Serbia ha già lasciato il posto alla gioia, alla soddisfazione, all'orgoglio. La sensazione, come evidenziato da capitan Chirichella, è che "il futuro sarà azzurro", ma la condizione necessaria, come sottolinea il ct Mazzanti, è di''usare con attenzione questa popolarità''. La Nazionale femminile, con la medaglia d'argento al collo, viene sommersa da una quantità di affetto invidiabile, al rientro dalla spedizione giapponese.
Dopo il boom di ascolti in tv e l'Italia che hafatto il tifo a distanza, all'aeroporto di Malpensa sono oltre trecento gli appassionati ad aspettare le proprie beniamine, per chiedere un autografo, un selfie o un abbraccio: rimbombano i cori e le parole dell'inno di Mameli, urlate a squarciagola da chi aspetta le Azzurre, accolte con gli striscioni ''grazie ragazze'' e i volti dipinti con il tricolore.
Oggi ci siamo rese conto di aver fatto qualcosa di spettacolare, finché eravamo in Giappone non potevamo davvero capire cosa avevamo smosso qui in Italia. Abbiamo fatto colpo,l'Italia finalmente si è accorta di noi, di cosa siamo in grado di fare, di chi siamo realmente. Anche i miei genitori me lo hanno scritto, era più importante creare tutto questo della medaglia d'oro''. Chirichella non si nasconde ed è ancora più ottimista guardando oltre l'orizzonte: ''Il futuro è nostro ma ce lo dobbiamo ancora costruire. Per le Olimpiadi di Tokyo si vedrà cosa saremo in grado di fare, ma almeno le nostre avversarie ora sanno che ci siamo anche noi nel lotto''.
Una sensazione condivisa da coach Mazzanti: ''E' vero, ilfuturo è nostro. Ma non può essere legato a cosa abbiamo ottenuto ma a come lo abbiamo ottenuto. Se cambia quello, cambia tutto".
Dopo il boom di ascolti in tv e l'Italia che hafatto il tifo a distanza, all'aeroporto di Malpensa sono oltre trecento gli appassionati ad aspettare le proprie beniamine, per chiedere un autografo, un selfie o un abbraccio: rimbombano i cori e le parole dell'inno di Mameli, urlate a squarciagola da chi aspetta le Azzurre, accolte con gli striscioni ''grazie ragazze'' e i volti dipinti con il tricolore.
Oggi ci siamo rese conto di aver fatto qualcosa di spettacolare, finché eravamo in Giappone non potevamo davvero capire cosa avevamo smosso qui in Italia. Abbiamo fatto colpo,l'Italia finalmente si è accorta di noi, di cosa siamo in grado di fare, di chi siamo realmente. Anche i miei genitori me lo hanno scritto, era più importante creare tutto questo della medaglia d'oro''. Chirichella non si nasconde ed è ancora più ottimista guardando oltre l'orizzonte: ''Il futuro è nostro ma ce lo dobbiamo ancora costruire. Per le Olimpiadi di Tokyo si vedrà cosa saremo in grado di fare, ma almeno le nostre avversarie ora sanno che ci siamo anche noi nel lotto''.
Una sensazione condivisa da coach Mazzanti: ''E' vero, ilfuturo è nostro. Ma non può essere legato a cosa abbiamo ottenuto ma a come lo abbiamo ottenuto. Se cambia quello, cambia tutto".