La Russia celebra il 71esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale
Putin: "In Siria i nostri soldati degni eredi degli eroi della Grande Guerra Patriottica. Terrorismo minaccia globale da sconfiggere"
La Russia celebra il Giorno della Vittoria: 71 anni fa le truppe sovietiche entravano a Berlino, sancendo la sconfitta finale dei nazisti e ponendo fine al conflitto in Europa. Oltre 10.000 soldati, circa 135 mezzi dell'esercito e 71 velivoli militari (numero stabilito proprio in onore dell'anniversario) hanno preso parte alla tradizionale sfilata sulla Piazza Rossa di Mosca. In tribuna d'onore, accanto al presidente Vladimir Putin e il premier Dmitri Medvedev, è presente quest'anno il presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev.
"In Siria - ha detto Putin nel suo intervento di apertura - i nostri soldati e comandanti hanno dimostrato di essere degni eredi degli eroi della Grande Guerra Patriottica. Sono sicuro che i veterani oggi siano orgogliosi dei loro nipoti e pronipoti". Per il presidente russo, che è anche il comandante supremo della Forze Armate, "la civiltà è ancora una volta di fronte alla crudeltà e alla violenza, il terrorismo è diventato una minaccia globale. Noi - ha concluso - dobbiamo sconfiggere questo male".
"In Siria - ha detto Putin nel suo intervento di apertura - i nostri soldati e comandanti hanno dimostrato di essere degni eredi degli eroi della Grande Guerra Patriottica. Sono sicuro che i veterani oggi siano orgogliosi dei loro nipoti e pronipoti". Per il presidente russo, che è anche il comandante supremo della Forze Armate, "la civiltà è ancora una volta di fronte alla crudeltà e alla violenza, il terrorismo è diventato una minaccia globale. Noi - ha concluso - dobbiamo sconfiggere questo male".