La Sapienza, Roma. Lucano: noi l'onda rossa contro l'onda nera
Doppia manifestazione presso 'La Sapienza' di Roma. Fuori dalla cittadella si sono radunati gli esponenti di Forza Nuova per protestare contro la presenza di Mimmo Lucano (sono già andati via), sindaco sospeso di Riace, invitato a parlare presso la Facoltà di Lettere, dall'altra il corteo antifascista al quale hanno aderito un migliaio di studenti
La Sapienza è stata teatro di un braccio di ferro tra gruppi pro e contro Mimmo Lucano, il sindaco di Riace invitato a parlare presso la Facoltà di Lettere. Fuori la cittadella universitaria si sono raccolti circa una cinquanta di esponenti di Forza Nuova, che ora sono andati via, mentre all'interno il corteo antifascista, un migliaio di studenti, si è stretto a difesa dell'ospite. Non ci sono stati momenti di tensione, un caso isolato è stato il ragazzo schiaffeggiato da un militante di Forza Nuova nei pressi dell'ingresso della biblioteca nazionale di Castro Pretorio. Il giovane, che stava uscendo dalla biblioteca, dopo uno scambio verbale è stato colpito.
A distanza di 400 metri sono andati in scena striscioni e cori: "Mimmo Lucano nemico dell'Italia" recitava lo striscione esposto da Forza Nuova in piazza Confienza, dove i militanti si erano radunati capeggiati da Roberto Fiore. Confinati da un cordone di Polizia, gli esponenti di estrema destra hanno anticipato la loro presenza con un comunicato: "Oggi a La Sapienza ci sarà la fotografia dell'Italia della III Repubblica: da una parte il nuovo fronte dell'antifascisteria riunito e compatto in nome della sostituzione etnica e del verbo di Soros. Dall'altra parte la resistenza nazionale all'invasione e la lotta per i diritti sociali. Oggi saremo in piazza per la nazione e il suo popolo".
Nella cittadella si canta 'Bella Ciao': "Non me sta bene che no", si legge nei cartelli e si sente dai megafoni, riprendendo le parole del 15enne Simone che a Torre Maura affrontò il responsabile di Casapound per il Lazio Mauro Antonini durante le proteste contro i rom nel centro di accoglienza del quartiere. Molti i cartelli che recitano: "Il fascismo non è un'opinione. Sapienza antifascista". "I fascisti non metteranno piede nella piazza". "Siamo tutti antifascisti". Tra le bandiere ci sono anche quelle dei "No TAV". Non mancano le proteste rivolte al Rettore, reo, secondo alcuni, di non essersi espresso duramente contro 'Forza Nuova': "Facciamogli sentire che se lui non ha il coraggio ci saranno gli studenti che con coraggio si opporranno al fascismo".
Ovazione per Mimmo Lucano, Aula 1 stracolma
Lucano è arrivato alla Sapienza scortato da sindacalisti e studenti. Per lui una calorosa accoglienza fatta di applausi e cori: "Siamo tutti Mimmo Lucano". "È sconvolgente, non immaginavo di scatenare tutto questo", ha detto commosso l'ex sindaco, arrampicato su una vasca delle fontane all'esterno dell'Università, parlando attraverso un megafono preso in prestito da un manifestante. Non è mancata una battuta contro Salvini: "Il Ministro dell'Interno è uno degli autori del clima di odio e divisione che si è creato in Italia in questo momento. Siamo l'onda rossa che contrasta l'onda nera che sta oscurando anche i nostri orizzonti".
"Non si può essere forti con i deboli e poi votare per evitare processi. Tutti possiamo sbagliare, ma dobbiamo assumerci le responsabilità senza escamotage per evitare i processi. Siamo in uno stato di democrazia e siamo tutti uguali davanti alla legge", ha aggiunto Lucano, parlando agli studenti della Sapienza. "Gli immigrati non hanno occupato alcuno spazio degli italiani, ma anzi gli immigrati hanno dato anche agli Italiani la possibilità di cercare riscatto". "Chi vuole contrastare questa manifestazione dice che sono un sindaco che vuole riempire i borghi calabresi con coloni africani - ha concluso -. Una sorta di sostituzione etnica, ma non conoscono la realtà dei borghi calabresi, che sono spenti".
A distanza di 400 metri sono andati in scena striscioni e cori: "Mimmo Lucano nemico dell'Italia" recitava lo striscione esposto da Forza Nuova in piazza Confienza, dove i militanti si erano radunati capeggiati da Roberto Fiore. Confinati da un cordone di Polizia, gli esponenti di estrema destra hanno anticipato la loro presenza con un comunicato: "Oggi a La Sapienza ci sarà la fotografia dell'Italia della III Repubblica: da una parte il nuovo fronte dell'antifascisteria riunito e compatto in nome della sostituzione etnica e del verbo di Soros. Dall'altra parte la resistenza nazionale all'invasione e la lotta per i diritti sociali. Oggi saremo in piazza per la nazione e il suo popolo".
Nella cittadella si canta 'Bella Ciao': "Non me sta bene che no", si legge nei cartelli e si sente dai megafoni, riprendendo le parole del 15enne Simone che a Torre Maura affrontò il responsabile di Casapound per il Lazio Mauro Antonini durante le proteste contro i rom nel centro di accoglienza del quartiere. Molti i cartelli che recitano: "Il fascismo non è un'opinione. Sapienza antifascista". "I fascisti non metteranno piede nella piazza". "Siamo tutti antifascisti". Tra le bandiere ci sono anche quelle dei "No TAV". Non mancano le proteste rivolte al Rettore, reo, secondo alcuni, di non essersi espresso duramente contro 'Forza Nuova': "Facciamogli sentire che se lui non ha il coraggio ci saranno gli studenti che con coraggio si opporranno al fascismo".
Ovazione per Mimmo Lucano, Aula 1 stracolma
Lucano è arrivato alla Sapienza scortato da sindacalisti e studenti. Per lui una calorosa accoglienza fatta di applausi e cori: "Siamo tutti Mimmo Lucano". "È sconvolgente, non immaginavo di scatenare tutto questo", ha detto commosso l'ex sindaco, arrampicato su una vasca delle fontane all'esterno dell'Università, parlando attraverso un megafono preso in prestito da un manifestante. Non è mancata una battuta contro Salvini: "Il Ministro dell'Interno è uno degli autori del clima di odio e divisione che si è creato in Italia in questo momento. Siamo l'onda rossa che contrasta l'onda nera che sta oscurando anche i nostri orizzonti".
"Non si può essere forti con i deboli e poi votare per evitare processi. Tutti possiamo sbagliare, ma dobbiamo assumerci le responsabilità senza escamotage per evitare i processi. Siamo in uno stato di democrazia e siamo tutti uguali davanti alla legge", ha aggiunto Lucano, parlando agli studenti della Sapienza. "Gli immigrati non hanno occupato alcuno spazio degli italiani, ma anzi gli immigrati hanno dato anche agli Italiani la possibilità di cercare riscatto". "Chi vuole contrastare questa manifestazione dice che sono un sindaco che vuole riempire i borghi calabresi con coloni africani - ha concluso -. Una sorta di sostituzione etnica, ma non conoscono la realtà dei borghi calabresi, che sono spenti".