La banalità del male, aperta al pubblico una prigione della Stasi
Il titolo dell'opera di Hannah Arendt, di cui ricorre oggi l'anniversario della nascita come ci ricorda il Google Doodle, si addice bene alle pareti beige, i pannelli di legno e l'asetticità delle celle della prigione della Stasi di Rostock aperta al pubblico.
In questi luoghi venivano trattenuti, interrogati e torturati coloro che erano sospettati di attività ostili al regime.
Si stima che, tra il 1951 e il 1989, fossero 89mila gli impiegati effettivi del "Ministero per la Sicurezza di Stato" della Germania Est ma che ben 189mila fossero i cittadini che in veste di collaboratori non ufficiali formavano una rete capillare di sorveglianza e controllo sulla popolazione.