La carovana di migranti dice "no" al piano di accoglienza del Messico, il viaggio continua
Continua la marcia dei migranti
La carovana di migranti in viaggio verso la frontiera con gli Stati Uniti è arrivata a Tanapatepec, nello stato messicano di Oaxaca, dopo una lunga trattativa con la polizia che voleva interromperne il cammino. I migranti - ne sarebbero stati contati 7000 dalle autorità messicane - provenienti da Honduras, Guatemala e San Salvador si sono fermati nel centro della città, la prima incontrata dopo aver abbandonato il Chiapas. Sono distanti 90 km circa da Juchitan, prossima meta, dove le autorità già li attendono con cure mediche, acqua e cibo.
"Sei a casa tua"
Il gruppo ha rifiutato la proposta del governo messicano chiamata "Sei a casa tua", un piano di accoglienza nel paese proposto dal presidente, Enrique Peña Nieto. Il piano prevede una regolarizzazione e la possibilità di accedere a istruzione, salute e altri servizi di base. Ma il 99% dei migranti ha rifiutato l'offerta perché riguarda l'ospitalità in Chiapas e Oaxaca, stati in cui le condizioni di vita sono simili a quelle dei Paesi di provenienza. Il governo ha fatto sapere che hanno aderito in 111 e che cominceranno subito le pratiche per concedergli lo status di rifugiati.
Paura al confine
Intanto negli Stati Uniti milizie "fuori legge" si starebbero organizzando per andare al confine con il Messico per fermare la carovana di migranti in arrivo dal Centro America, tanto che la polizia di frontiera statunitense avrebbe già allertato i proprietari terrieri in Texas dell'arrivo "possibile di civili armati" all'interno delle loro proprietà. A guidare la mobilitazione sono i Texas Minutemen, milizie paramilitari armate che sono veri e propri eserciti fuori da ogni controllo legale, armati, animate dal progetto del 'sovranismo' americano. Secondo l'agenzia Ap stanno anche raccogliendo denaro e puntano a difendere il confine con fucili e giubbotti antiproiettile.
La seconda carovana
Intanto mentre questo grande gruppo avanza, un altro mezzo migliaio di honduregni è in attesa al confine tra Guatemala e Messico. Insieme a un altro paio di migliaia che sono ancora in cammino, fanno parte di una seconda carovana che è partita successivamente.
"Sei a casa tua"
Il gruppo ha rifiutato la proposta del governo messicano chiamata "Sei a casa tua", un piano di accoglienza nel paese proposto dal presidente, Enrique Peña Nieto. Il piano prevede una regolarizzazione e la possibilità di accedere a istruzione, salute e altri servizi di base. Ma il 99% dei migranti ha rifiutato l'offerta perché riguarda l'ospitalità in Chiapas e Oaxaca, stati in cui le condizioni di vita sono simili a quelle dei Paesi di provenienza. Il governo ha fatto sapere che hanno aderito in 111 e che cominceranno subito le pratiche per concedergli lo status di rifugiati.
Paura al confine
Intanto negli Stati Uniti milizie "fuori legge" si starebbero organizzando per andare al confine con il Messico per fermare la carovana di migranti in arrivo dal Centro America, tanto che la polizia di frontiera statunitense avrebbe già allertato i proprietari terrieri in Texas dell'arrivo "possibile di civili armati" all'interno delle loro proprietà. A guidare la mobilitazione sono i Texas Minutemen, milizie paramilitari armate che sono veri e propri eserciti fuori da ogni controllo legale, armati, animate dal progetto del 'sovranismo' americano. Secondo l'agenzia Ap stanno anche raccogliendo denaro e puntano a difendere il confine con fucili e giubbotti antiproiettile.
La seconda carovana
Intanto mentre questo grande gruppo avanza, un altro mezzo migliaio di honduregni è in attesa al confine tra Guatemala e Messico. Insieme a un altro paio di migliaia che sono ancora in cammino, fanno parte di una seconda carovana che è partita successivamente.