La carriera di Stefano D'Orazio attraverso le immagini: l'addio al batterista dei Pooh
Sui social i messaggi dei fan e degli amici di sempre. Dodi Battaglia: "Era un fratello", Red Canzian: "Si congela tutto, troppo dolore"
STEFANO CI HA LASCIATO
— Roby Facchinetti (@RobyFacchinetti) November 6, 2020
Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa.
Ciao Stefano, nostro amico per sempre...
Roby, Red, Dodi, Riccardo pic.twitter.com/BJdCVHYR2g
Stefano D'Orazio entra a far parte dei Pooh nel 1971, in seguito all'uscita di Valerio Negrini, e vi rimane fino al 2009, scrivendo anche una parte dei testi delle canzoni del gruppo. Il successo della band è planetario: cinquanta milioni di dischi venduti, stadi da 40 mila persone pieni, hit come 'Noi due nel mondo e nell'anima', 'Tanta voglia di lei', 'Uomini soli' con la quale vinsero il festival di Sanremo nel 1990, 14 Telegatti, la nomina a Cavalieri della Repubblica. Nel 2009 l'addio a Roby, Dodi e Red dopo un tour di 38 date conclusosi a Milano con una lettera commovente, nella quale scrive: "Sono al capolinea. Sto per scendere dalla grande astronave luminescente e fortunata che per tanti anni mi ha trasportato oltre le mie aspettative in una lunga avventura indimenticabile, spesso faticosa, quasi sempre straordinaria".
Poi la svolta di D'Orazio verso il musical, con Aladdin, Pinocchio, Mamma Mia, W Zorro, e la passione per la scrittura. "Dopo 40 anni di lavoro volevo divertirmi. I ragazzi hanno capito che non avrei avuto più l'entusiasmo necessario. Ognuno di noi è come una bottiglia da un litro. Io avevo riempito la mia vita di Pooh e non c'è stato spazio per nient'altro fino al giorno in cui ho deciso di svuotare la mia bottiglia e riempirla di nuovi sapori. Mi rendevo conto dell'improbabilità di avere nuovamente successo. E invece sono arrivati i musical, il libro. Riempire una nuova agenda è stato un attimo".
Con la storica band tornerà però sul palco, tra il 2015 e il 2016, per la reunion nel cinquantennale della carriera, con un passaggio con tifo da stadio al Festival di Sanremo. Scrive gli ultimi suoi tre testi per i Pooh: 'Tante storie fa', 'Le cose che vorrei', 'Ancora una canzone', che sono anche le uniche canzoni di tutta la discografia del gruppo interpretate a cinque voci alternate, anche con Riccardo Fogli. Poi l'abbraccio lunghissimo dei fan suggellato il 31 dicembre dal trionfo alla Unipol Arena di Bologna.
La moglie: "Ho perso una parte di me"
Ho perso una parte di me stessa, Stefano era la mia forza, il mio sorriso, mi mancherà tutto di lui". Così la moglie di Stefano D'Orazio, Tiziana Giardoni. Il batterista dei Pooh è mancato ieri sera, presso la struttura Columbus del Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato da una settimana. D'Orazio era in via di guarigione da una patologia che stava curando da circa un anno e al lavoro su alcuni progetti che gli stavano molto a cuore, quando è risultato positivo al Covid che ha compromesso irrimediabilmente il suo stato di salute.
Dodi Battaglia: "Era mio fratello"
"Stefano D'Orazio era il fratello che io, figlio unico, non avevo. Quando perdi una persona così cara, soffri da morire, ma non ti rendi conto subito di quello che è successo". Dodi Battaglia, chitarrista dei Pooh, ricorda così lo storico batterista del gruppo, morto ieri sera a Roma. "E' una tragedia. Le lacrime di questo momento sono solo una minima parte di quelle che verseremo quando andremo nell'ufficio in cui c'era lui, quando vedremo una Jaguar bianca come quella che aveva lui o quando vedremo un altro batterista volteggiare con le bacchette come faceva lui".
"Stefano non stava bene, ma non sembrava niente di così allarmante. Era ricoverato a Roma in una struttura sanitaria. Si era infettato con questo virus, ma come tante altre persone... Aspettavo un messaggio di aggiornamento e invece mi è arrivata questa mazzata che mi ha spezzato le gambe. E' devastante immaginarlo morire in solitudine", confessa Dodi.
Red Canzian: "Credo che con la fine di Stefano si congeli tutto"
"Era venuto in studio a Milano da me a giugno. Stavo preparando uno spettacolo, avremmo cantato virtualmente insieme. E' stata l'ultima volta che ci siamo abbracciati, purtroppo da lontano, ma mai avrei immaginato che sarebbe finita cosi'". "Prima Valerio nel 2013 (Valerio Negrini, autore della maggior parte dei testi delle canzoni dei Pooh, ndr), ora Stefano, fa ancora più male, sono andati via quelli che scrivevano i testi delle canzoni - dice Red - Siamo rimasti davvero 'senza parole'. Credo che con la fine di Stefano si congeli tutto. E mi auguro che la gente rispetti questo dolore".
Il dolore sui social
Tantissimi fan e amici stanno rendendo omaggio a Stefano D'Orazio sui social. "Ho controllato sul web non riuscivo a crederci ma e' vero. #stefanodorazio stasera è morto. Il mio amico Stefano. Non riesco a dire altro, ma non pensate a lui solo come il batterista dei @Pooh. Era un uomo splendido", scrive Enrica Bonaccorti. Enrico Ruggeri scrive: "Una persona perbene, sempre sorridente, piena di energia positiva. Una preghiera per lui e un abbraccio ai suoi fratelli di sempre. #stefanodorazio"; Fausto leali: "Un dolore immenso caro Stefano, non posso ancora crederci. Una persona perbene e sempre sorridente, buon viaggio amico, con grande affetto Fausto"; i Nomadi: "Per chi vola non c'e' frontiera. Ciao Stefano, salutaci le stelle"; "Ciao Maestro. #StefanoDorazio #Pooh", scrive Saturnino Celani.
Su Facebook Amedeo Minghi scrive: "Roma perde un altro suo figlio. Vanzina, Morricone, Proietti... Anche Stefano ci ha lasciato. R.I.P.". Poi c'e' Paolo Conticini che viola il regolamento della Rai per salutare l'amico: "So che stasera non potrei scrivere sulla mia pagina perché il regolamento di "ballando" lo vieta ma non riesco proprio a farne a meno. Una parte di me questa sera è volata in cielo. Tutta la mia vita e' stata accompagnata dalle sue parole, dalla sua musica dalla sua sensibilità e dall'amore che riusciva a raccontare. Per me è devastante. Stefano D'Orazio ci ha lasciato. Se ne va' un amico, un uomo per bene. Ciao Stefano". E l'attore Massimo Boldi scrive: "Piango in silenzio l'improvvisa scomparsa di Stefano D'Orazio, mi abbraccio forte ed affettuosamente a Roby, Red, Dodi ed alla famiglia di Stefano. Ciao Stefano, Mancherai a tutti noi".
Rinascerò, rinascerai