La cultura della televisione in bianco e nero anni '70 in una mostra di Francesco Vezzoli
Francesco Vezzoli è uno degli artisti contemporanei italiani più affermati a livello internazionale. Le sue opere sono state selezionate tre volte per rappresentare l'Italia all'Esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia
Fondazione Prada ospiterà nella sua sede di Milano, dal 9 maggio al 24 settembre prossimi TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai, un progetto concepito dall'artista e sviluppato in collaborazione con la Rai. Tra esperienza individuale e mitologie collettive, l'esposizione traduce lo sguardo di Vezzoli in una forma visiva che esplora la produzione televisiva degli anni Settanta. Nella mostra di Vezzoli la tv pubblica italiana è osservata dall'artista come una forza di cambiamento sociale e politico, in un paese sospeso tra la radicalità degli anni Sessanta e l'edonismo degli anni Ottanta, e come una potente macchina di produzione culturale e identitaria. Durante quel decennio la Rai ripensa il proprio ruolo pedagogico e si contraddistingue per l'alto livello culturale dei suoi prodotti, come le collaborazioni con i registi Bernardo Bertolucci, Federico Fellini, Paolo e Vittorio Taviani. La televisione diventa un medium specifico e i suoi programmi subiscono una progressiva mutazione: dalla cultura transitano nell'informazione e infine nella comunicazione. TV 70 è concepita come una sequenza di associazioni visive e semantiche che prende forma all'interno della Fondazione Prada. La successione di documenti immateriali provenienti dagli archividelle Teche Rai accostati alla materialità di dipinti, sculture e installazioni - selezionati con il supporto curatoriale di Cristiana Perrella e la consulenza scientifica di Massimo Bernardini e Marco Senaldi - si articola in tre sezioni distinte e affronta le relazioni della televisione pubblica italiana con l'arte, la politica e l'intrattenimento.