La fiaba di Nieto, olimpionico paralizzato in allenamento, torna a camminare per arrivare all'altare
Un anno fa il drammatico incidente in allenamento dell'ex saltatore in alto
Sono passati 14 mesi dal drammatico incidente che ha costretto Jamie Nieto, ex saltatore in alto, per due volte nella squadra statunitense alle olimpiadi di Atene e Londra, sulla sedia a rotelle. Una giravolta all'indietro, gesto con cui usualmente festeggiava i salti riusciti durante le gare, gli fu fatale. Giudicò male la traiettoria perdendo l'equilibrio durante una seduta di allenamento e l'impatto fu tremendo. Nell'immediatezza, il danno alla colonna vertebrale lo aveva lasciato senza sensibilità alle mani e ai piedi. Quanto e in quanto tempo avrebbe potuto recuperare i medici a quel punto non sapevano dirlo.
Oggi Nieto, che in carriera ha avuto un personale di 2:34 all'asticella, dopo un anno di intensa riabilitazione, ha un record di 130 passi senza bastone o deambulatore. Una distanza importante perché gli consentirà di raggiungere l'obiettivo che si era proposto: camminare da solo dalla porta della chiesa all'altare quando, il 22 luglio prossimo, sposerà Shevon Stoddart, l'ostacolista giamaicana conosciuta prima dell'incidente, a cui ha chiesto la mano quando si è trovato paralizzato e che gli è stato vicino durante questo calvario.
In passato Nieto aveva anche recitato in alcuni film di un certo rilievo a Hollywood ma dopo la conclusione della carriera agonistica lavorava principalmente come allenatore di papabili atleti olimpici all'Azusa Pacific University. E' liì che avvenne l'incidente: "Non sentivo più nulla, ero bloccato lì e feci chiamare il 911". Trasportato d'urgenza in un ospedale di Los Angeles subì un intervento per fondere un disco del collo. Ma dopo l'intervento tutto quello che riusciva a fare era muovere un po' le spalle e flettere i quadricipiti. Gesti quotidiani come scendere dal letto, lavarsi i denti e vestirsi erano diventati impossibili e, ad aggravare la situazione c'erano i problemi economici.
Nieto, ironia della sorte, per risparmiare un po di denaro aveva cancellato la sua assicurazione sanitaria poco tempo prima ma la riabilitazione sarebbe stata molto costosa. Gli amici allora vennero in soccorso lanciando una sottoscrizione che in poco tempo raccalse 80mila dollari. Da allora i progressi sono stati lenti ma continui: pochi mesi fa riusciva a fare solo 6 passi malfermi, poi 23, poi 53, 80 e ora finalmente i 130 passi necessari per arrivare all'altare.
La reazione di Shevon: "Punta ai 200!"