L’incredibile storia-denuncia di Nour, profugo perseguitato perché omosessuale
Sono sempre più drammatiche le condizioni degli oltre 63.000 profughi rimasti intrappolati in Grecia, dopo la chiusura della cosiddetta "rotta dei Balcani"
Ancora più difficili per coloro che sono vittime di una doppia discriminazione a causa del loro orientamento sessuale. Le autorità locali sono reticenti e tardano a concedere l’asilo politico ai profughi LGBT provenienti da paesi in qui vengono perseguitati. Un diritto assicurato dalla convenzione di Ginevra e da direttive europee. L’incredibile storia-denuncia di Nour, fuggito dalla Siria perché ricercato dall’Isis a causa del suo orientamento sessuale, ma poi costretto a lasciare anche la Turchia, è purtroppo solo una delle tante. Nour è ora ospitato in un appartamento messogli a disposizione dall’organizzazione no profit Solidarity Now, nell’ambito di un programma per profughi LGBT. Da Atene, ci racconta la sua storia Elisabetta Casalotti.