La lenta discesa di Tiangong1: a 80 km dalla Terra si trasformerà in una palla di fuoco
E' previsto per le 2,39 (ora italiana) della prossima notte il rientro nell'atmosfera terrestre del primo modulo sperimentale cinese lanciato nel 2011 dal centro spaziale di Jiuquan, nel deserto di Gobi. E' stato utilizzato per esperimenti medici e il laboratorio è stato anche considerato un passo preliminare nella costruzione di una stazione spaziale
Si riduce allo 0,1% la probabilità che eventuali detriti di Tiangong1 possano finire sull'Italia, ovvero su terre emerse. La precedente stima parlava dello 0,2%. E fra qualche ora potrebbero anche essere del tutto escluse le traiettorie di caduta sull'Italia. Il nuovo dato è stato indicato oggi pomeriggio dagli esperti dell'Agenzia spaziale italiana durante una riunione tenuta al Dipartimento nazionale della Protezione civile, dove da giorni è in atto un costante monitoraggio della situazione e che vede attivate tutte le strutture interessate alla vicenda, anche per poter fornire una serie di indicazioni in termini di sicurezza pubblica.
C'è stato anche un nuovo punto stampa per illustrare le novità, dove oltre alla riduzione della probabilità di caduta di eventuali detriti sull'Italia nell'ipotesi che la stazione spaziale si disintegri all'ingresso nell'atmosfera terrestre è stata indicata la variazione di orario di possibile rientro, ora fissata alle 2,39 della prossima notte.
C'è stato anche un nuovo punto stampa per illustrare le novità, dove oltre alla riduzione della probabilità di caduta di eventuali detriti sull'Italia nell'ipotesi che la stazione spaziale si disintegri all'ingresso nell'atmosfera terrestre è stata indicata la variazione di orario di possibile rientro, ora fissata alle 2,39 della prossima notte.